“Se il vostro paese, nel corso del semestre di presidenza Ue, terrà alta l’ambizione delle negoziazioni climatiche, impegnandosi per non indebolire la linea climatica dell’Unione, ne deriverà un enorme profilo internazionale per l’Italia”. Sono le parole di Connie Hedegaard, il commissario europeo incaricato all’Azione per il clima, pronunciate lunedì 10 febbraio 2013 in audizione alle commissioni riunite Ambiente e Politiche Ue di Camera e Senato.
Il commissario Hedegaard ha poi ricordato come si tratti di un passaggio chiave quello di questi mesi, che vede a marzo la discussione sul nuovo pacchetto clima-energia Ue, il summit dei leader Onu a settembre 2014 e la Cop 20 (Conference of the Parties) di Lima a dicembre. Tutti passaggi che riguardano la presidenza italiana Ue.
La Hedegaard è poi tornata sui temi di stretta attualità affermando come sia sciocco per l’Europa abbandonare le rinnovabili, anche perché in Europa c’è bisogno di 26 milioni di posti di lavoro nuovi e molti di questi possono venire proprio dal settore delle nuove tecnologie e dall’economia verde.
Il commissario ha infine concluso sottolineando come sia necessario riflettere sullo shale gas in Europa, perché, come dimostrato da recenti studi Usa, l’estrazione di questi gas richiede l’utilizzo di grandi quantità d’acqua e potrebbe causare imponenti stress idrici in alcune zone del vecchio continente.