Correzione maggioritaria aggiuntiva nella legge elettorale. A beneficiare del sistema anche il Pd
Nella settimana in cui si attende il voto finale sulla legge elettorale, con questione di fiducia anche in Senato, nel centrodestra si studiano nuove liste per beneficiare di un correttivo maggioritario, di cui poco si parla, che potrebbe ulteriormente favorire le coalizioni.
Con il Rosatellum bis infatti, i voti dei partiti che superano l’1 per centro ma non lo sbarramento del 3 per cento, non vengono persi ma redistribuiti nell’assegnazione dei seggi – a livello nazionale per la Camera e regionale per il Senato – in maniera proporzionale tra gli altri partiti o liste della coalizione che hanno raggiunto almeno il 3%.
Alla vigilia delle elezioni regionali in Sicilia del 5 novembre e delle politiche della prossima primavera potrebbero quindi fiorire varie “liste civetta”, come accadde nel 1993, 1996 e nel 2001. Si tratta di liste concepite per distrarre e ridistribuire voti (non seggi) con criterio proporzionale, tra i partiti della coalizione che invece hanno superato la soglia.
La contropartita potrebbe essere, per i leader di questi movimenti, l’individuazione di un collegio nell’uninominale.
Ed è per questo motivo che Silvio Berlusconi nel centrodestra sta lavorando alla formazione di liste collegate alla stessa coalizione, come i movimenti regionalisti, soprattutto al Sud (si pensi a Diventera’ Bellissima di Musumeci) o al ruolo che potrebbero avere il Movimento Animalista di Brambilla (che raggiunge secondo i sondaggi l’1 per cento), l’Udc di Lorenzo Cesa, liste collegate a Gianni Alemanno e Francesco Storace, Stefano Parisi, Raffaele Fitto, Flavio Tosi e Gaetano Quagliariello. Non è da escludere che arrivi una mano anche dall’ultradestra di Casa Pound.
Un sistema di cui potrebbe beneficiare anche il Pd, con le liste civiche, come ad esempio quella di Giacomo Portas a Torino.