Sarà pronta a novembre la seconda edizione del libro “Augusto Ciuffelli: un umbro al servizio dello Stato”, scritto dai giornalisti Umberto Maiorca e Pier Francesco Quaglietti nel 2021, anno in cui si ricordava il centenario della morte dello statista umbro.
Unico libro, lo puntualizziamo, presentato e divulgato proprio con l’intento di far conoscere meglio sia alle istituzioni locali sia a un pubblico selezionato di lettori, la vita, l’attività politica ed amministrativa di “un uomo venuto dal nulla”, come lo definì Arturo Labriola scrivendo ad Engels.
Gli autori ci confermano che la seconda edizione sarà ampliata con attenzione ad alcuni aspetti inerenti sia l’attività politica e parlamentare di Ciuffelli sia le vicende familiari, con particolare riferimento poi alla morte del figlio Giuseppe (Geppi) nel 1917, ufficiale pilota insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Un approfondimento verrà riservato al suo operato a favore dell’istruzione pubblica, concepita come “educazione morale e civile”, per la quale tanto si adopererà, in particolare, nel 1906 quando Ciuffelli assunse l’incarico specifico di Sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel terzo Governo Giolitti.
Da alcuni studi recenti (2021), che verranno riportati in questa seconda edizione, la sua forte difesa dell’istruzione pubblica, secondo le leggi del Regno d’Italia quando nel 1919 fu per pochi mesi Commissario Generale Civile di Trieste e della Venezia Giulia, fu oggetto di contestazione, tanto da richiedere una circolare esplicativa del Presidente del Consiglio, Francesco Nitti.
E proprio il suo ruolo di Commissario Generale Civile sarà un altro degli argomenti che verrà analizzato meglio e approfondito, come ricordano Maiorca e Quaglietti, in un nuovo specifico capitolo del libro in uscita fine novembre. A Trieste Augusto Ciuffelli si trovò a gestire una situazione particolarmente difficile e non pochi problemi. Infatti, tra le tante necessità, oltre ai soldati giuliani che avevano militato nell’esercito imperiale e che erano rientrati o stavano rientrando dall’Austria o da altri luoghi dell’Impero, vi era la sistemazione del flusso di prigionieri in molteplici direzioni, con problemi di ordine pubblico nonché, non meno preoccupanti, anche sanitari.
Altro argomento di questa seconda edizione invece è affidato a Dino Vecchiato e Giampietro Zanon, autori del libro “Qui finisce l’odio del mondo” del 2005. Un libro in cui accanto alla storia di Giuseppe Gabbin, capitano osservatore deceduto dopo un duro combattimento contro numerosi aerei austriaci nei giorni della rotta di Caporetto, viene ricordato anche Geppi Ciuffelli. Entrambi Medaglie d’Argento al Valor Militare.
Grazie ai ricercatori trevigiani Vecchiato e Zanon, che hanno aderito con grande disponibilità al progetto della seconda edizione del libro su Augusto Ciuffelli, verrà riportata un’interessante documentazione storica, con una serie di notizie, riguardanti Geppi Ciuffelli, e il suo ruolo come aviatore e come ufficiale.