Uova di galline e uova di cioccolato, quante ne consumano gli italiani in prossimità della Pasqua?“Nella settimana di Pasqua – secondo il Gambero Rosso – le galline fanno gli straordinari: consumeremo uova per 130 milioni di euro”, l’equivalente di sei uova a testa, mentre durante tutto l’anno gli italiani mangiano uova 227 pro capite (Fonte: Unaitalia).
Per quanto riguarda invece le uova di cioccolato, quest’anno ci sarà una brutta sorpresa per gli italiani. Infatti, secondo il Codacons prezzi del prodotto tipico di Pasqua hanno registrato aumenti fortissimi rispetto allo scorso anno, al punto che i listini sono saliti in media del +24%, dopo il +15,4% del 2023. Dall’analisi dei listini, si scopre che tutti i produttori di uova di Pasqua hanno aumentato i prezzi al dettaglio – spiega l’associazione.
Mettendo a confronto le marche più note, emergono rincari medi del 24%, che superano in alcuni casi il 40% per determinate uova di cioccolato di marca. Ad esempio, prosegue il Codacons, un notissimo uovo per bambini, che ha un prezzo fisso in tutta Italia indipendentemente dal punto vendita, passa nella versione da 150 grammi dai 9,99 euro dello scorso anno agli attuali 11,99 euro, con un incremento netto di 2 euro (+20%). Le uova di fascia più alta per adulti, con cioccolato al latte o fondente, e un peso tra i 320 e i 365 grammi, arrivano a superare i 18 euro al pezzo, con incrementi superiori al 33% rispetto ai listini del 2023 con punte del 40% per marche più specializzate.
In media la produzione di uova di Pasqua nel nostro paese supera le 31mila tonnellate all’anno, con un giro d’affari stimato in oltre 300 milioni di euro nel 2023, quindi a parità di acquisti, i rincari peseranno sui consumatori per circa 72 milioni di euro – calcola l’associazione. Alla base dei pesanti aumenti per le uova di Pasqua c’è la crisi del cacao: le quotazioni della materia prima superano attualmente il record raggiunto nel 1977, di 6.000 dollari a tonnellata, a cui si aggiunge il rincaro nell’ultimo anno del +72% per lo zucchero e del 52% per il burro di cacao – spiega il Codacons – I produttori, quindi, hanno scaricato i maggiori costi di produzione sui consumatori finali.
Il nuovo record raggiunto oggi dal cacao di 10.030 dollari a tonnellata, rischia di avere conseguenze negative sui prezzi al pubblico di una moltitudine di prodotti di largo consumo: dalle tavolette di cioccolata ai cioccolatini, ma anche gelati, torte, pasticcini e altri prodotti freschi che utilizzano il cacao. Considerato che tre italiani su quattro hanno un consumo pro capite di circa 2 kg per un giro d’affari che supera i 2 miliardi di euro annui – conclude il Codacons – gli effetti dei rincari saranno piuttosto rilevanti.
Dunque, l’uovo di cioccolato che secondo il Gambero Rosso risulta essere molto apprezzato da adulti e bambini nella versione fondente, quest’anno avrà un sapore decisamente più “amaro.