L’esame inizia domani in Commissione Affari Costituzionali, la relatrice è Celeste Costantino (SI-SEL)
Sono passati più di 40 anni dall’uccisione di Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia, ma da giovedì 12 maggio potrebbe scriversi una nuova pagina di questa nota vicenda. Dopo la raccolta di oltre 11.000 firme per la petizione lanciata su change.org da Guido Mazzon, cugino dell’intellettuale, la Camera dei deputati ha deciso di avviare la discussione della Proposta (a firma dell’On. Bolognesi del PD ed altri) relativa all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’omicidio Pasolini.
Nella relazione del documento, che sarà esaminato a partire da domani in Commissione Affari Costituzionali, sotto la guida della relatrice Celeste Costantino (SI-SEL), si legge che il Parlamento ha il dovere di indagare sulla scomparsa di Pier Paolo Pasolini perché la verità e la giustizia sono diritti da garantire senza prescrizione. Ed è ciò che chiedono anche la società civile, molti esponenti del mondo della cultura e tutti i cittadini che si sono mobilitati online affinché venisse avviata un’indagine parlamentare sul caso.
Il documento in breve:
- L’articolo 1 istituisce la Commissione, ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione, definendone i compiti.
- L’articolo 2 disciplina le modalità di composizione della Commissione, nonché quelle di elezione del presidente e dei vicepresidenti.
- L’articolo 3 precisa i poteri della Commissione in materia di audizioni, testimonianze e acquisizione di documenti e atti.
- L’articolo 4 disciplina l’obbligo di segretezza per i componenti della Commissione, i collaboratori, i funzionari e il personale a vario titolo coinvolto.
- L’articolo 5 prevede che la Commissione possa avvalersi dell’opera di agenti, ufficiali di polizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritiene necessarie.
- L’articolo 6 prevede l’adozione di un regolamento interno della Commissione e determina le risorse per il suo funzionamento.
- L‘articolo 7 assegna alla Commissione il termine di diciotto mesi per completare i lavori e prevede che essi si concludano con una relazione da presentare alla Camera dei deputati.