Tra i temi all’ordine del giorno del Consiglio Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), riunitosi a Jesolo Lido dal 26 al 28 ottobre, vi è stato quello riguardante la proposta del Governo di istituire, attraverso una modifica alla legge n. 175 del 17 novembre 2022, la filiera formativa tecnologica-professionale .
Nell’odg approvato dal Consiglio Nazionale, l’ANDIS sottolinea di non condividere “la scelta dei soggetti pubblici e privati chiamati a comporre la filiera tecnologica-professionale poiché, tra essi, le istituzioni scolastiche appaiono relegate ad un ruolo secondario e quasi marginale” e evidenzia l’auspicio che “le scuole propense a far parte di un percorso di filiera siano considerate soggetti promotori e coordinatori delle azioni di progettazione, organizzazione e di gestione, in ragione del loro valore istituzionale e del loro indispensabile protagonismo, in nascenti percorsi di valorizzazione della formazione fortemente raccordati con il mondo del lavoro”.
L’Associazione ritiene che “il diploma quadriennale di formazione professionale quale titolo di accesso alla filiera tecnologica professionale costituisca un percorso fortemente avvantaggiato sul piano dei tempi e della semplificazione dei percorsi” e che “la possibilità offerta ai diplomati quadriennali IeFP di accedere all’esame di Stato conclusivo dell’istruzione professionale di profilo corrispondente, senza l’esame preliminare, è un ulteriore stimolo a non frequentare quest’ultimo percorso in favore di modalità più semplici di conseguimento dei titoli”.
Secondo l’ANDIS, la filiera tecnologica-professionale rappresenta “un tentativo che potrebbe essere accettato qualora la scuola autonoma assumesse un ruolo fondamentale e primario nelle filiere tecnologiche-professionali, tale da garantire pari opportunità ed equità per gli studenti e chiarezza nel sistema istituzionale della scuola italiana”.