Rubrica a cura del dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale, meticoloso burocrate uscito dalla penna del costituzionalista-romanziere Alfonso Celotto, che si è divertito a raccogliere e a spiegare le sigle più astruse della Pubblica Amministrazione.
La burocrazia ama le sigle. Le sigle amano la burocrazia.
Non si tratta del nome di una remota località indiana, ma dell’Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane, gestito dall’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) e dall’Agenzia delle Entrate, secondo quanto previsto dall’art. 3, del DL 18 ottobre 2012, n. 179
In vero l’ANNCSU è figlio dell’ ANSC, in quanto l’Agenzia delle Entrate e l’ISTAT avevano stipulato, in data 21 giugno 2010, una convenzione finalizzata alla creazione di un Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC), il cui primo impianto è stato effettuato utilizzando l’infrastruttura tecnologica e i dati già predisposti per la costituzione dell’Archivio nazionale toponomastica (ANT), previsto in precedenti accordi con il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica della Pubblica Amministazione, divenuto nel 2002 DigitPA e dal 2012 AGID, cioè Agenzia Italia Digitale).
In occasione delle attività propedeutiche al “15° censimento della popolazione e delle abitazioni”, previste dal Regolamento Anagrafico (DPR n. 223 del 1989), l’ISTAT ha chiesto ai 7.585 Comuni non capoluogo di provincia con popolazione inferiore a 20.000 abitanti, di completare e certificare il proprio stradario presente in ANSC, in quanto i restanti 509 Comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, stavano già procedendo alla fornitura dei dati toponomastici direttamente all’Istat, nell’ambito del progetto denominato “Rilevazione numeri civici” (RNC).
Tali informazioni sono state utilizzate dall’Istat durante il 15° censimento, per effettuare l’analisi e l’incrocio dei dati toponomastici (stradari e numeri civici) di origine comunale, già disponibili in quattro banche dati:
- Sistema di Gestione della Rilevazione (SGR): indirizzi della popolazione e delle abitazioni censite dall’Ufficio Comunale di Censimento (UCC)
- Archivio degli edifici: indirizzi degli edifici censiti mediante modello Istat/EDI dall’Ufficio Comunale di Censimento (UCC)
- Rilevazione dei numeri civici (RNC) (solo per i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 20.000 abitanti alla data del 1° gennaio 2008)
- Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici: indirizzi comunali pre-censuari (ANSC).
Ora l’ANNCSU dovrebbe finalmente eliminare incertezze e contraddizioni, unificando per l’intero territorio nazionale le informazioni sulle strade e sui numeri civici.
Riusciremo a sapere finalmente in maniera univoca l’indirizzo e il numero civico del dott. Amendola?