“Ho un sogno” è il minimo comune denominatore del progetto artistico dal respiro europeo “Dreams: traces, travellings, containers” che invita istituzioni, associazioni e società civile a riflettere e a partecipare attivamente sul tema dell’immigrazione e dello scambio tra i popoli.
Si tratta di una kermesse teatrale itinerante che ha visto come capofila l’Italia, con il Teatro Valmisia di Senigallia. Proprio nel nostro Paese, lo scorso agosto, è partito il ciclo di appuntamenti culturali che, in 45 giorni è arrivato a toccare le tappe di Danimarca, Grecia e Spagna, coinvolgendo decine di artisti nella narrazione teatrale dei sogni, delle speranze, delle motivazioni profonde che hanno spinto donne e uomini a lasciare i propri luoghi di origine e ad intraprendere il viaggio della vita.
“Una progettualità come questa, che investe un tema transazionale come la migrazione, se affrontata esclusivamente a livello locale rischia di allinearsi agli orientamenti politici culturali del posto Paese stesso. La collaborazione internazionale è fondamentale per avere una prospettiva più ampia, che si allontani da pregiudizi, luoghi comuni e sentire personale”, spiega in una nota Lucia Bendia, fondatrice del teatro Valmisa di Senigallia.
Mercoledì 13 ottobre, il percorso si chiuderà simbolicamente a Bruxelles – sede della Commissione Europea – dove tutte le compagnie teatrali coinvolte (Teatro Valmisia, TNT Andanzas, Ikarus Stage Arts – Nordisk Teater Laboratorium, Omnia Studio Teatre, B’cause Dance company) si esibiranno in una performance collettiva, in programma al Teatro Espace Lumen (Chaussée de Boondael 32-36 1050 Bruxelles) alle ore 18.30.
“Il cuore di questo progetto è lo scambio, la volontà di aprirsi ad accettare prospettive diverse.Coerentemente con gli obiettivi dell’agenda 2030, abbiamo voluto raccontare la diversità e l’unicità dei sogni – conclude Lucia Bendia.