Via libera dal Consiglio dei Ministri. Cinque aree d’azione. Tra gli obiettivi, contrasto all’esclusione sociale e decarbonizzazione
È arrivato nel Consiglio di Ministri di ieri 2 ottobre il via libera alla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile messa a punto dal Ministero dell’Ambiente al termine di un processo di consultazione con Istituzioni e stakeholder andato avanti nei mesi scorsi.
La Strategia rappresenta lo strumento con cui l’Italia dà sostanza agli obiettivi messi a punto, in ottica 2030, dall’Onu per favorire un modello di vita e un uso delle risorse che siano più equi da un punto di vista sociale, ambientale, sanitario e occupazionale. Nel dettaglio, sono cinque le aree affrontate dalla Strategia per lo sviluppo sostenibile: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Tra le azioni evidenziate dalle slide di riepilogo elaborate dal Mattm spiccano il contrasto dell’esclusione sociale eliminando i divari tra territori, la lotta alla perdita di biodiversità, la decarbonizzazione dell’economia (mediante l’incremento di efficienza energetica, Fer e mobilità sostenibile), l’eliminazione di ogni forma di discriminazione o violenza e il miglioramento delle performance dei servizi pubblici essenziali.
Decisamente soddisfatto per l’ok di Palazzo Chigi il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha definito la Strategia come “il documento attorno al quale edificare l’Italia dei prossimi decenni”, augurandosi che la politica “trovi il tempo e la responsabilità di confrontarsi su questi temi in campagna elettorale” per rendere possibile, sulla scia degli Accordi di Parigi sul clima, “un nuovo modello di crescita in cui l’ambiente sia riferimento delle scelte economiche e chiave del cambiamento sociale”.
All’approvazione seguirà ora una fase di quantificazione dei propositi indicati dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, nonché di individuazione dei relativi metodi di misurazione e monitoraggio, durante la quale la Presidenza del Consiglio coordinerà le attività di tutti i soggetti coinvolti. Ciò che appare chiaro, in ogni caso, è che con quanto accaduto nella giornata di ieri il Paese ha compiuto un passo in avanti irreversibile nel cammino verso una rivoluzione che riguarderà ognuno di noi.