Giustizia a orologeria, si è detto qualche volta. Se così fosse allora i giudici questa volta hanno tifato per per Guido Bertolaso e Angelo Borrelli, dal momento in cui non possono essere considerati responsabili dei danni causati all’erario nell’operazione di affidamento in concessione alla Mita Resort srl del complesso di aree demaniali sull’isola della Maddalena dove si sarebbe dovuto organizzare nel 2009 il G8, poi trasferito all’Aquila dopo il terremoto. Lo ha deciso la Corte dei Conti – sezione giurisdizionale per la Regione Lazio – che ha respinto la richiesta avanzata dalla Procura e riconosciuto all’allora capo del Dipartimento della Protezione civile e al suo stretto collaboratore la refusione delle spese di difesa pari a 7.000 euro ciascuno.
Come ricordato dalla magistratura contabile nel suo provvedimento, il Dipartimento per la Protezione Civile aveva “predisposto il bando di gara per l’affidamento in concessione dei servizi di ricettività alberghiera, del porto turistico e delle connesse strutture ed aree situate nell’ex arsenale fissando quale criterio d’aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa” con la previsione che “l’offerta dovesse contenere l’impegno a versare una somma non inferiore a 40 milioni di euro, da versare una tantum, nonché l’indicazione della misura del canone annuale proposto per l’intera durata della concessione (30 anni)”.
Era risultata aggiudicataria, quale unica offerente, la Mita Resort srl per un importo di 41 milioni di euro quale una tantum e di altri 60mila quale canone annuo da versare per l’intera durata della concessione (30 anni). Ma a seguito del sisma in Abruzzo, la presidenza del Consiglio, con decreto legge del 28 aprile 2009, dispose il trasferimento del Grande Evento dalla Maddalena a l’Aquila con relativa rinegoziazione dei rapporti giuridici sorti in attuazione dell’ordinanza del 2007 che organizzava il G8, che tenesse conto, da un lato, di una riduzione degli interventi di adeguamento e allestimento degli immobili e delle strutture e, dall’altro, della mutata situazione di fatto