Pareri su decreti o per misure urgenti. L’odg delle Commissioni convocate in settimana. Alla “Vigilanza” le regole sulla campagna elettorale. E Gentiloni scrive ai ministri
Parliament on call.
E’ più o meno questo il “modus operandi” che seguirà il Parlamento italiano dopo la firma, da parte del Presidente Mattarella, del decreto di scioglimento delle Camere dello scorso 28 dicembre 2017.
Praticamente le Commissioni del Senato e della Camera saranno chiamate a lavorare per esprimere pareri su decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri o a lavorare su eventuali decreti – legge che essendo atti urgenti che necessitano di una conversione entro 60 giorni avrebbero il potere di richiamare al lavoro i parlamentari della ormai conclusa XVII legislatura.
In questo quadro, da oggi, lunedi 8 gennaio, riprenderanno i lavori a Palazzo Madama e a Montecitorio.
Alla Camera dei Deputati sono previste per martedi 9 gennaio, alle ore 17, le comunicazioni del Presidente e pari appuntamento è inserito nell’agenda del Senato.
Sempre alla Camera è ipotizzato lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (question-time) per il mercoledì (dalle ore 15), mentre lo svolgimento di interrogazioni e di interpellanze avrà luogo il martedì alle ore 11 e lo svolgimento di interpellanze urgenti il venerdì alle ore 9,30.
Il Presidente della Camera dei deputati ha comunque precisato che si riserva, come si diceva, di inserire nel calendario l’esame di progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni.
Le Commissioni al lavoro saranno la VIII (Ambiente) e la XIII (Agricoltura), impegnate ad esaminare, a partire da mercoledi 10 gennaio, rispettivamente, per il proprio parere, uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante proposta di revisione della rete stradale nazionale (relatore Tino Iannuzzi) e uno schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare (relatore Nicodemo Oliverio).
La Commissione Ambiente sarà dunque impegnata ad esaminare il decreto che, nell’ottica di ridurre ulteriormente la pluralità di gestori e migliorare l’esercizio dell’intera rete, riguarda il trasferimento ad Anas di 3.523 Km di strade dalle suddette regioni, mentre la Commissione Agricoltura dovrà occuparsi della cosiddetta “Super Agea”, l’ agenzia per le erogazioni in agricoltura, della quale sono stati riscritti compiti, funzioni, governance e modalità di finanziamento, intervenendo anche sui Caa, i centri di assistenza agricola.
Le due Commissioni dovranno invece esprimere congiuntamente un proprio parere sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali (relatore per la VIII Commissione Borghi; relatore per la XIII Commissione Zanin).
Il decreto in questione interviene, dopo diciassette anni, con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale, con l’obiettivo di promuovere una corretta gestione attiva dei dodici milioni di ettari di boschi italiani.
Al Senato non sono previste convocazioni, mentre si riunirà, a partire da lunedi alle 14, la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che prevede all’ordine del giorno la discussione delle “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica fissate per il giorno 4 marzo 2018 (relatori: Liuzzi, Verducci)”.
Spetterà cioè alla Commissione in questione, in attuazione delle norme sulla par condicio, fissare le disposizioni in materia di disciplina dell’accesso ai mezzi di informazione durante la campagna elettorale che porterà fino all’election day del prossimo 4 marzo, al fine di garantire, rispetto a tutti i soggetti politici, imparzialità e parità di trattamento.
Tra i vari temi che saranno affrontati, il riparto degli spazi per la comunicazione politica, i messaggi politici autogestiti a titolo gratuito e quelli a pagamento, le modalità di trasmissione dei messaggi politici autogestiti a titolo gratuito e a pagamento, le comunicazioni delle emittenti nazionali e dei soggetti politici, i programmi di informazione trasmessi sulle emittenti nazionali e quelli trasmessi sulle emittenti locali. Insomma, tutto ciò che attiene la comunicazione nel periodo della campagna elettorale.
Per quanto riguarda le bicamerali d’inchiesta, la Commissione Ecomafie è convocata alle 14 di mercoledì 10 gennaio per discutere le relazioni relative al fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti (relatori Braga e Arrigoni) e al mercato del riciclo (relatori Braga, Cominelli e Zolezzi).
L’attività dei parlamentari sarà dunque in questi due mesi tutta (o quasi) concentrata sui territori e sulla campagna elettorale mentre l’attività di governo seguirà le indicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri contenute nella nota inviata a tutti i membri del governo lo scorso 29 dicembre e nella quale si rammenta che “in questa fase, il Governo opererà, proseguendo l’esercizio delle funzioni politico – amministrative e di garanzia costituzionale che gli competono, peraltro nel rispetto dei rigorosi criteri di correttezza e di leale collaborazione nei confronti degli altri organi costituzionali e, prima di tutto, delle Camere sciolte”.
Sicuramente però non ci sarà da annoiarsi, soprattutto seguendo la campagna elettorale che si delinea sempre più “social” e sempre meno “da salotto televisivo”.