Entro fine anno manovre economiche al centro, per attività che sono cruciali
Scadono entro la fine dell’anno i vertici di Banca d’Italia e Consob. Il presidente del Consiglio dovrà proporre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i nomi dei successori di Ignazio Visco e Giuseppe Vegas, a capo di due istituzioni decisive per le sorti politico-economico-finanziarie del Paese. In una fase nella quale oltretutto le vicende bancarie continuano a tener desta l’attenzione dell’opinione pubblica.
Nonostante il ridimensionamento del suo ruolo dopo la costituzione dell’UEM e della Bce, Via Nazionale concorre tuttora infatti alle decisioni di politica monetaria nell’eurozona, produce le banconote in euro, può effettuare cambi e gestisce le riserve valutarie (sia le proprie, sia una parte di quelle della Bce per conto di quest’ultima). Per conto dello Stato gestisce poi incassi e pagamenti e infine è l’autorità competente nell’ambito del meccanismo di vigilanza unico sulle banche (Single Supervisory Mechanism, SSM).
Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) si occupa invece di vigilare sulle società che operano nei mercati, sulle loro negoziazioni e comportamenti; regolamentare servizi e attività di investimento degli intermediari finanziari; controllare dati e notizie fornite da società quotate o che fanno appello al pubblico risparmio; autorizzare i prospetti sulle offerte pubbliche di vendita e i prospetti informativi; comunicare con operatori e investitori per svolgere i suoi compiti e favorire l’educazione finanziaria; sanzionare i comportamenti illeciti. Inoltre, Consob collabora con altre autorità e organismi che si occupano dei mercati finanziari, come il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze); l’Esma (European Securities and Markets Authority); il Fsb (Financial Stability Board); lo Iosco (International Organization of Securities Commissions); l’Ifiar(International Forum of Independent Audit Regulators).
Bankitalia e Consob hanno quindi entrambe dei ruoli cruciali per l’economia italiana. I loro rinnovi cadranno, come detto, in autunno: un periodo che si annuncia fin d’ora molto complicato per l’Italia. Inizieranno infatti la discussione sulla nuova Legge di Bilancio e il negoziato con la Commissione europea per gli obiettivi del 2018 e si conosceranno gli esiti della procedura di infrazione per debito. L’eventualità, tuttora in pista, di elezioni anticipate a sua volta potrebbe condizionare la nomina del successore di Visco entro il 3 novembre, data di scadenza del suo mandato a Bankitalia. Sempre in autunno, dovrebbe cominciare a lavorare la commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e sulla vigilanza sulla scia del caso Mps. Ancora: a livello europeo, potrebbe iniziare il tapering del QE, ossia la graduale sospensione del programma di acquisto di titoli da parte della Bce.
Insomma, il faro dei mercati sarà sull’Italia. È bene che le soluzioni del rinnovo dei vertici di Bankitalia e Consob siano pensate e trovate per tempo.