Forse ci siamo. Il governo Draghi, con la nuova manovra di bilancio, estenderà la garanzia statale sui prestiti per le imprese dal 30 giugno al 31 dicembre 2021. La novità è stata inserita tra le misure finanziate dal Def approvato giovedì 15 aprile e sarà disciplinata nel nuovo Decreto Sostegni da 22 miliardi, interamente dedicato agli aiuti alle imprese e alle Partite Iva.
Il Def ha quindi accolto una richiesta arrivata da Confindustria e più in generale dal mondo imprenditoriale che chiede anche di allungare i tempi di rimborso dei finanziamenti garantiti dagli attuali 6 anni fino a 15 anni. Richiesta che però deve passare per Bruxelles.
Intanto arrivano circa 20 miliardi di euro per un nuovo fondo pensato per aiutare le imprese colpite dalla pandemia. Il nuovo fondo, il cui nome sarà “Patrimonio Rilancio”, sarà finanziato attraverso delle emissioni di debito dedicate e opererà come una società veicolo gestita da Cassa depositi e prestiti (Cdp), controllata al 83% dal Tesoro.
Cdp utilizzerà i 20 miliardi di euro in bond emessi dal Tesoro come collaterali per ottenere liquidità sul mercato. La Cassa sta giocando un ruolo sempre più attivo per mantenere asset strategici in mani italiane e mitigare l’impatto economico causato dalla crisi da coronavirus.
Nei prossimi due anni, secondo saranno emessi bond per altri 19,5 miliardi di euro. Il debito pubblico italiano, proporzionalmente il più alto della zona euro dopo quello greco, ha raggiunto il valore record del 155,6% del Pil a fine 2020 e, secondo le stime contenute nel Def, aumenterà ancora fino a toccare quota 159,8% quest’anno, il valore più alto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.