Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Giacomelli: “Obiettivo è dare la parola ai cittadini”
Ha avuto inizio martedì 17 maggio la prima consultazione pubblica promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico sul servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale offerto dalla Rai. Nei prossimi 45 giorni (fino al 1° luglio prossimo) utenti e addetti ai lavori potranno rispondere a un questionario composto da 36 domande, elaborate dal Mise con il supporto dell’Istat, nel quale vengono affrontati temi come l’utilizzo delle risorse derivanti dal canone, l’indipendenza dell’informazione Rai e il rapporto dell’azienda con l’industria dell’audiovisivo.
I risultati dell’iniziativa, prevista dalla Legge 220/2015 , saranno raccolti in un documento di sintesi che sarà preso in considerazione durante la stesura della nuova Convenzione tra lo Stato e la Rai, che dovrà essere adottata entro il mese di ottobre 2016.
Nel presentare la consultazione, il sottosegretario allo Sviluppo Economico (con delega alle Comunicazioni) Antonello Giacomelli ha chiarito che “L’obiettivo è dare la parola al cittadino che paga il canone, unico vero azionista del servizio pubblico”, un ambito “per troppo tempo monopolio degli addetti ai lavori”.