“Sulle accise, è opportuno ribadirlo, viene applicata anche l’IVA, generando introiti di una doppia tassazione per l’Erario. Solo per l’Imposta sul Valore Aggiunto sui carburanti, negli ultimi tre mesi, lo Stato avrebbe incassato, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, circa 799 milioni di Euro in più. Appare evidente che lo sconto allo studio da parte del Governo è ancora del tutto insufficienti a fronte dei forti rincari subiti dai cittadini e dei grandi proventi incamerati dallo Stato”. Così in una nota Federconsumatori.
A nostro avviso c’è margine per fare di più, per un taglio doppio, di almeno 30 centesimi al litro, con un risparmio di circa 360 Euro annui per automobilista (singolo o famiglia che consumi 100 litri di carburante al mese, pari a circa 2 pieni di benzina). Inoltre, è fondamentale mettere in atto ogni sforzo per contrastare le speculazioni in atto. È bastata l’apertura di una indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma per determinare, già nella notte, un lieve ritocco al ribasso di alcuni listini.
“Anche l’Antitrust, con l’ausilio della Guardia di Finanza, ha avviato approfondite indagini sulle dinamiche di determinazione dei prezzi da parte delle compagnie petrolifere, per “un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza. In tal senso riteniamo opportuna l’attivazione di osservatori prefettizi sui prezzi dei carburanti, per monitorarne l’andamento e smascherare fenomeni speculativi”.
*Comunicato Stampa Federconsumatori