In anteprima le memorie depositate alla Camera. Tra i soggetti ascoltati anche AEEGSI e Utilitalia. Focus sulle aste per la fine della maggior tutela elettrica
Ha preso il via ieri 6 giugno il nuovo ciclo di audizioni informali sul DdL Concorrenza. Ad essere ascoltati alla Camera in questa prima giornata sono stati i rappresentanti dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, AIGET e Utilitalia, i consumatori dell’ADUC e di Altroconsumo, i sindacati Filctem CGIL, Flaei CISL e Uiltec, oltre al Consiglio nazionale del notariato e a una rappresentanza delle Confcooperative dei tassisti. Altre sedute dedicate alle audizioni potrebbero esserci nelle prossime settimane.
In materia di energia, la tematica più dibattuta è stata certamente quella prevista dal comma 61 dell’articolo unico, ossia la previsione che, per superare definitivamente il regime di maggior tutela per il settore elettrico, ai consumatori che al 1° luglio 2019 non abbiamo ancora scelto il proprio fornitore sul mercato libero venga loro assegnato un fornitore “attraverso procedure concorsuali per aree territoriali e a condizioni che incentivino il passaggio al mercato libero”, cioè le aste. Se per alcuni stakeholders (consumatori e sindacati) il meccanismo delle aste va eliminato tout court, per altri (AEEGSI, AIGET, Utilitalia) esso va governato con estrema attenzione e cautela.
L’Autorità, in particolare, chiede una “maggiore attenzione nel processo di accompagnamento alla completa liberalizzazione del mercato”, ritenendo “indispensabile che siano garantite tempistiche adeguate” e “imprescindibile una efficace campagna di comunicazione istituzionale, sostenuta dal Governo e dal Parlamento, attraverso i diversi canali (radio, TV, stampa, internet,…) in grado di raggiungere il complesso dei clienti coinvolti e di garantire la terzietà rispetto ai soggetti potenzialmente interessati”.
Le Commissioni Finanze e Attività produttive di Montecitorio avevano avviato il 23 maggio scorso la terza lettura parlamentare della legge annuale sulla concorrenza (che di annuale ha ben poco, dato che è in Parlamento dal 2015…). In una successiva seduta, oltre a fissare un termine per la presentazione degli emendamenti inspiegabilmente lungo (il 13 giugno), le due Commissioni hanno quasi altrettanto inspiegabilmente stabilito (su input del Cinquestelle Davide Crippa) di svolgere una serie di audizioni “al fine di approfondire le numerose parti modificate o aggiunte dal Senato”. La finalità ufficiale di questo ennesimo periodo interlocutorio dedicato all’ascolto delle rappresentanze di interessi era quella di completare l’istruttoria legislativa del disegno di legge. Tuttavia è veramente difficile non pensare che questa ricorrente “riflessione sui contenuti” altro non sia se non una tattica – assolutamente non sofisticata – per rinviare sine die la conversione in legge di uno dei provvedimenti ritenuti fondamentali dal Governo Renzi. Una condizione di precarietà programmata che è resa ancora più incerta dall’incombente scioglimento anticipato delle Camere.
Leggi la memoria di Utilitalia
Leggi la memoria di Altroconsumo
Leggi la memoria dei sindacati Filctem CGIL, Flaei CISL e Uiltec