A Montecitorio si capirà il destino del Ddl. Ecco il testo del maxiemendamento.
Con la conferma della fiducia al Governo (arrivata con 158 sì, 110 no e 1 astenuto) l’Aula del Senato ha poco fa concluso l’esame in seconda lettura del Ddl Concorrenza.
Come anticipato nei giorni scorsi, l’Esecutivo ha scelto la strada del maxiemendamento interamente sostitutivo per includere le ultime modifiche apportate al provvedimento e portare finalmente a termine un iter che, a Palazzo Madama, si protraeva dal 14 ottobre 2015.
Per quanto l’accelerazione dell’ultimo mese abbia consentito al Disegno di legge di superare gli ostacoli (in primo luogo di carattere politico) che sembravano averlo condannato al naufragio, va in ogni caso precisato che il voto di oggi non rappresenta l’epilogo della vicenda. Il Concorrenza, infatti, è ora atteso alla Camera per l’avvio del suo terzo passaggio parlamentare, e non è escluso che a Montecitorio, sia in Commissione Attività produttive che in Assemblea, possano riemergere tentazioni di modifica o riapertura del testo, in particolar modo nei passaggi riguardanti settori “sensibili” come energia, assicurazioni o trasporti.
Stante l’elevata incertezza del quadro politico (accentuata dall’affermazione di Matteo Renzi nelle primarie Pd, con conseguente ritorno dell’ipotesi di elezioni anticipate in autunno), l’unico modo per arrivare a un’approvazione definitiva del Ddl in tempi brevi risiede in un’apposizione della questione di fiducia, da parte del Governo, anche alla Camera. Qualora il provvedimento dovesse subire nuovi ritocchi, sarebbe a quel punto quasi certamente destinato a decadere con la fine della Legislatura, con buona pace del suo titolo: “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”.