Dopo un anno e mezzo, tutte le regioni italiane si ritrovano a confrontarsi con restrizioni non ancora ottimali per una ripresa “normale” della vita quotidiana. Sicuramente il caso della Sardegna ha fatto scuola: l’unica regione italiana ad avere vissuto un periodo di relativa normalità nell’ambitissima zona bianca, è sprofondata, pochi giorni dopo, nel più rigido dei lockdown proprio a cause delle grandi riaperture. Se da una parte si teme che le riaperture possano far tornare a circolare grandi flussi di persone con un possibile aggravarsi degli effetti del virus, dall’altra si desidera una ripresa delle attività produttive.
Cosa bisogna aspettarsi nelle prossime settimane?
Grazie all’utilizzo di Mytraffic, start-up specializzata nello studio dei flussi pedonali e veicolari, sono stati analizzati gli effetti sulla circolazione delle persone del completo lockdown pasquale e delle aperture nella Sardegna in zona bianca. Tra il 3 ed il 5 aprile 2021, nel pieno delle rigide chiusure di Pasqua, i centri cittadini delle principali città italiane apparivano tristemente vuoti.
Infatti, mettendo a confronto la circolazione pedonale nel periodo pre-Covid con quella del weekend di Pasqua 2021, nella zona di Milano Garibaldi la frequentazione giornaliera oscilla tra il -57% ed il -60%, un dato anche inferiore alla media nazionale, la quale si aggira attorno al -40%.
A Napoli e Roma le cose non sono andate diversamente, con un media di traffico pedonale del -50% registrata nella centralissima Piazza del Plebiscito, mentre nella Capitale il deserto cittadino era ancora più evidente, con dati che oscillano tra il -74% ed il -76%.
Mettendo a confronto il periodo che va dal 1 marzo al 21 marzo 2021 con il periodo precedente la pandemia del 2020, possiamo osservare che l’istituzione della zona bianca ha riportato i flussi pedonali in Sardegna in una situazione di quasi normalità, con una media tra il -18% ed il -16%, mentre nel resto dell’Italia si oscillava tra il -25% ed il -37%. In questo periodo travagliato, caratterizzato dalla continua alternanza di fasi di recupero e fasi di rallentamento, la misurazione accurata del traffico pedonale e veicolare è di vitale importanza in termini strategici non solo per le aziende, ma anche per tutte quelle attività commerciali il cui profitto ruota attorno al normale svolgimento della vita lavorativa. Ma che cosa ha portato il “libera tutti” in Sardegna? Ad un aumento esponenziale dei casi.
“Siamo lieti di osservare i progressi fatti da Mytraffic in un mercato per noi strategico come quello italiano. Il nostro sviluppo internazionale passa dall’Italia, paese nel quale puntiamo a diventare l’operatore di riferimento dei dati di traffico”, afferma Hakim Saadaoui, CEO di Mytraffic.