Prosegue il tour di protesta dell’IHN (Italian Hospitality Network) e Roma più Bella, le associazioni di categoria che rappresentano il comparto dei cocktail bar, pub, bar, ristoranti, produttori artigianali, distributori, fornitori ed importatori. Stavolta il corteo si fermato davanti la sede dell’INPS.
Le problematiche sollevate da IHN e Roma più Bella in questa occasione sono state le seguenti: i ritardi delle CIGD e la soluzione immediata per la programmazione e certezza di ricezione; l’istituzione di un tavolo permanente per discutere il blocco legato al DURC; una soluzione per i soci lavoratori e amministratori delle aziende che dopo i primi 600 euro erogati non hanno ricevuto più nulla; trovare una mediazione con l’INPS per risolvere i casi critici dipesi dalla gestioni delle diverse sedi. Le tappe precedenti del “tour” guidato dai rappresentanti delle due associazioni sono state l’Acea e l’Ama.
Le motivazioni che hanno spinto IHN e Roma più Bella ad intraprendere questo tour di protesta sono sotto gli occhi di tutti, tuttavia abbiamo chiesto al Presidente di IHN Daniele Gentili, una descrizione puntuale della situazione che sta vivendo il proprio settore di appartenenza.
“Questo settore a causa della pandemia da Covid 19 ha subito una battuta d’arresto senza precedenti, con una perdita di fatturato di oltre il 70%. La drammatica condizione nella quale abbiamo vissuto ha messo in ginocchio le aziende del settore. Il continuo tira e molla di aperture e chiusure delle attività, insieme ad un mancato arrivo degli aiuti economici, ha messo il settore in ginocchio. Portiamo proposte, non facciamo pianti. Poche, semplici azioni consentirebbero al nostro settore di ripartire: accorpamento anno fiscale 2020-2021; ricalcolo dei ristori in base al fatturato perso sull’intera annata 2020 e distribuiti su base progressiva”.
Il Covid 19 oltre ad aver colpito duro e in modo inaspettato, ha prodotto, con effetto moltiplicatore, ulteriori conseguenze, è così?
“Il 2020 ha segnato per sempre la storia del mondo intero, e nel turbinio di questi cambiamenti il nostro paese sta sfortunatamente dimostrando una debolezza nella risposta. Il settore dell’Ospitalità italiana, che da decine di anni si fregia di essere uno dei portabandiera del Made in Italy, sta pagando il conto salato di una politica approssimativa e inefficace. Proprio in un momento difficile come questo nasce IHN, con il chiaro intento di difendere, valorizzare e portare tutto il comparto dell’Ospitalità verso un futuro sostenibile. Vogliamo riscrivere le regole e correggere gli assurdi meccanismi burocratici che stanno distruggendo il nostro lavoro, proprio perché sta per scadere l’ultima prova d’appello per salvare il nostro comparto. Noi di IHN e Roma più Bella ci siamo sin dall’inizio di questa emergenza, per dare il nostro contributo ad una riforma necessaria per una ripartenza efficace per le nostre attività.
Presidente, oltre a ripartire il più presto possibile, nella massima sicurezza, quali sono le vostre aspettative?
“Scrivere il nostro futuro. La pandemia ha avuto un solo vantaggio, quello di aver riunito un intero settore che prima era frammentato. Abbiamo bisogno di scrivere insieme, le regole per la nostra ripartenza. Non solo l’individuazione di incentivi e azioni di promozione del settore”.