Nei giorni scorsi, nei dintorni di Rue de la Loi, regnava molta incertezza in relazione alla possibilità, da parte della Commissione europea, di adottare o meno un “pass sanitario” capace di accelerare il ritorno alla normalità dei cittadini europei. A qualche giorno di distanza le nubi sopra il cielo di Bruxelles, però, sembrano diradarsi e, almeno, stante le parole della presidente dell’esecutivo UE, pare che l’intenzione di introdurre un documento da rilasciare a tutti i vaccinati europei sia davvero imminente.
Ursula Von der Leyen, infatti, si è detta fiduciosa e, lo scorso 1° marzo, ha annunciato via Twitter l’intenzione di presentare nei prossimi giorni una proposta legislativa in questo senso, così da permettere ai cittadini UE di tornare a viaggiare liberamente nel vecchio continente. Anche il Commissario europeo ed ex capo del Governo italiano Paolo Gentiloni si è espresso in tal senso, annunciando che sono in corso i preparativi per realizzare presto un certificato comune, denominato “pass verde”, in luogo del precedente “passaporto vaccinale”, rispedito al mittente da diversi leader europei, primi fra tutti Angela Merkel ed Emmanuel Macron.
Alla fine ha prevalso la ragionevolezza e, tranne colpi di scena dell’ultimo minuto, si potrebbe giungere presto ad un certificato da utilizzare per spostarsi da un Paese all’altro senza restrizioni, documento di certo consigliato, ma non obbligatorio. Chi ne sarà in possesso, però, sarà agevolato nelle procedure di ingresso in uno stato dell’UE, in luogo invece di chi – legittimamente – non ritiene ancora maturi i tempi per farsi somministrare un vaccino autorizzato in grande fretta e dagli esiti ancora ignoti, specie sulla lunga distanza.
Anche il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, si è detto fiducioso dell’introduzione – entro la prossima estate – del “Digital Green Pass” (questo il nome al momento scelto, sicuramente molto più cool rispetto al vecchio paspoort). La data sul calendario per il debutto potrebbe essere già quella del 17 marzo prossimo, quando la Commissione presenterà il nuovo pacchetto legislativo “Covid”.
La necessità di una previsione legislativa che possa – se non favorire ma – limitare chi ha deciso di non sottoporsi alla vaccinazione è stata un’esigenza avvertita da più parti. In Italia il disco rosso è arrivato dal Garante per la privacy che ha richiamato l’attenzione dei decisori pubblici e degli operatori privati sull’obbligo di rispettare la disciplina in materia di protezione dei dati personali su chi sceglie o meno di vaccinarsi.
In relazione a ciò, il Garante ritiene che il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini a fini di accesso a determinati locali o di fruizione di determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge nazionale, in modo da realizzare un equo bilanciamento tra l’interesse pubblico che si intende perseguire e l’interesse individuale alla riservatezza.
Mentre l’Europa è alle prese con la dogmatica giuridica in America, a breve, il passaporto sanitario potrebbe diventare realtà: lo stato di New York in partnership con la società IBM sta studiando l’introduzione di un pass-Covid basato su tecnologia blockchain. Grazie a tale sistema, sarà possibile portare sempre con sé le informazioni vaccinali (o l’esito negativo di un tampone) richieste dalle autorità locali per accedere in sicurezza in determinati luoghi della città.
I cittadini della Grande Mela saranno liberi di entrare in luoghi commerciali e di svago previa dimostrazione, sul loro smartphone, di un codice QR contenente i dati vaccinali. Una volta scansionato all’ingresso (ed esclusa ogni possibilità di ipotetico contagio), la persona sarà ammessa a varcare la soglia dell’edificio.
Al momento la sperimentazione sta riguardando il Madison Square Garden e il Barclays Center, e le prime risultanze fanno ben sperare. Ne è convinto anche il governatore Andrew Cuomo che è persuaso di come l’Excelsior Pass (questo il nome scelto per il lasciapassare)“giocherà un ruolo fondamentale per accelerare la riapertura delle attività e per portarci un passo avanti verso il raggiungimento di una nuova normalità“. Altro che essere l’amore il passaporto per la felicità. Molto più il vaccino.