Il miglior amico dell’uomo? Lasciate perdere il cane. Il telefonino, ormai, rappresenta il compagno inseparabile di ognuno, con la conseguenza che quando questo è fuori uso si riflette sull’umore del proprietario ingenerando stati di ansia, forte stress e sintomi fisici.
A dirlo un nuovo sondaggio realizzato da HMD Global, secondo il quale solo 3 adulti su 10 affermano di non uscire mai di casa senza il telefono in tasca. Quando portano con sé i loro telefoni, ancora, la maggior parte delle persone dipende completamente da essi per chiedere aiuto, controllare una strada o immortalare un momento magico.
Secondo le rilevazioni, due persone su tre (68%) si affidano al telefono per scattare foto, mentre il 64% lo utilizza per controllare l’ora e il 62% controlla costantemente le previsioni del tempo. Candidamente, il 13% degli intervistati confessa di non riuscire nemmeno a trovare la strada per andare al lavoro, a meno che non sia lo smartphone a mostrargli la mappa. Infatti, circa il 27% degli utenti dichiara di affidarsi completamente alla tecnologia per ottenere indicazioni stradali, affermando senza vergogna (uno su tre) di non aver mai usato una mappa cartacea in vita sua.
Non stupisce, quindi, che quando il telefono – per qualsiasi ragione – venga meno, la maggior parte degli utilizzatori si senta smarrito e perso.
Smarrire il telefono, poi, per quasi la metà dei partecipanti alla survey, sarebbe qualcosa di sconvolgente, con il 48% che afferma – in questa ipotesi – di sentirsi molto smarrito qualora perdesse il telefono, più della perdita della carta di credito (46%), delle chiavi della macchina (40%) o persino la fede nuziale (25%).
Addirittura più della metà degli intervistati (il 55%) ritiene che l’esaurimento della batteria sia uno “scenario da incubo”, mentre 1 persona su 8 afferma che una batteria in esaurimento sia di per sé un fattore idoneo a generare uno stato di ansia e forte stress. Nel complesso, l’intervistato medio controlla il proprio dispositivo mobile 20 volte al giorno, con una media di tempo speso a guardare lo schermo del telefono di due ore al giorno.
Secondo un’altra rilevazione, questa volta a cura di di RootMetrics, il 31% del segmento dei giovani adulti ha affermato di controllare i propri dispositivi quasi immediatamente dopo il risveglio, rispetto a solo il 9% dei baby boomer. Gli uomini, stando alle numeriche diffuse, sarebbero anche più propensi a guardare i loro telefoni prima di ogni altra cosa, con il 27% che controlla subito il proprio device appena sveglio, rispetto al 20% delle donne.
Ma c’è poco da scherzare; i ricercatori dell’Università di San Francisco hanno paragonato la dipendenza da smartphone alla dipendenza da oppioidi, sostenendo che l’uso eccessivo di un dispositivo mobile non è diverso dall’abuso di sostanze. “La dipendenza comportamentale dall’uso dello smartphone inizia a formare connessioni neurologiche nel cervello in modi simili a come viene vissuta la dipendenza da oppioidi dalle persone che assumono Oxycontin per alleviare il dolore, gradualmente“, ha spiegato Erik Peper, co-autore principale dello studio e professore di educazione sanitaria a scuola. Se si ritiene che lo smartphone stia prendendo il sopravvento sulla vita,Peper suggerisce di disattivare le notifiche push, limitare l’uso di e-mail e social media a determinati momenti della giornata e dedicare del tempo a svolgere attività senza utilizzare i dispositivi digitali. Come una bella passeggiata all’aria aperta.