di Andrea Spuntarelli
Nella serata di lunedì 28 luglio 2014, l’Aula di Palazzo Madama ha convertito in Legge (concedendo la fiducia al Governo con 159 sì, 90 no e nessun astenuto) il DL Cultura e Turismo, licenziato dalla Camera senza voti contrari circa un mese fa.
Le principali novità contenute nel testo, fortemente sostenuto dal ministro Franceschini, sono costituite dal meccanismo dell’art bonus, il quale consiste nella garanzia di un credito d’imposta pari al 65% fino al 2019 per i privati che sostengano economicamente interventi di manutenzione o restauro di beni culturali pubblici, e dal potenziamento dell’istituto del tax credit cinematografico, tramite cui vengono portate da 5 a 10 milioni di euro le esenzioni fiscali per le case di produzione che girino in Italia (usando mano d’opera nostrana) pellicole o scene di opere straniere.
Il Decreto, in aggiunta, contiene misure dirette a velocizzare (mediante una serie di deroghe al Codice dei Contratti Pubblici) i lavori di riqualificazione del sito archeologico di Pompei, nonché un aumento di 80 milioni – relativi all’anno in corso – del fondo in sostegno alle Fondazioni lirico-sinfoniche e un credito d’imposta del 30% per favorire la digitalizzazione del settore alberghiero.
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