È stato un vero e proprio mito. E lo è stato quando i miti dello spettacolo erano ancora pochi ma buoni. Walter Chiari, un gigante insieme a Mina, Mike Bongiorno, Corrado ed altri “monumenti” della TV quando era ancora in bianco e nero. Quando degli spettacoli del sabato sera se ne parlava per una settimana, fino alla puntata successiva. Niente internet, niente computer, solo una televisione che troneggiava imponente e, viste le dimensioni di allora, anche ingombrante nelle case degli italiani.
Grande mattatore del piccolo schermo, ha rappresentato il varietà televisivo dall’inizio fino alla fine degli anni ’60, grazie alle sue doti di comico, cabarettista e presentatore televisivo italiano, Walter Chiari, scomparso nel 1991, avrebbe compiuto 100 anni lo scorso 8 marzo 2024. E il centenario è stato celebrato al Senato, mercoledì 17 aprile, nella Sala Caduti di Nassyria, con l’evento “Walter – 100 anni dalla nascita di un genio: Walter Chiari” organizzato da Sinergitaly, azienda da sempre attenta alla promozione del Made in Italy nel mondo.
Alla conferenza stampa in ricordo dell’indimenticabile maestro della comicità italiana promossa dal senatore toscano della Lega Manfredi Potenti hanno partecipato il direttore Ufficio Studi Rai e conduttore di ‘XXI Secolo’ Francesco Giorgino, l’organizzatore ‘Premio Walter Chiari – Il Sarchiapone’ Guido Guidazzi e il conduttore e figlio di Walter Chiari, Simone Annicchiarico.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Massimo Lucidi, presidente della fondazione E-Novation. Le conclusioni sono state pronunciate dal cavaliere Riccardo Di Matteo, presidente Sinergitaly. “La conferenza stampa è stata l’occasione per celebrare a 100 anni dalla sua nascita una delle figure più amate dal grande pubblico italiano, protagonista del cinema, del teatro e della televisione“, ha dichiarato Potenti.
Walter Michele Armando Annichiarico in arte Walter Chiari, veronese di nascita, pugliese di origini, milanese d’adozione, Walter Chiari rimane unico nel mondo dello spettacolo per il suo genio, che come spesso accade, è stato accompagnato anche dalla sregolatezza. Centododici film, mattatore della commedia musicale e del teatro di rivista ricordiamo tra i tanti successi “Il gufo e la gattina”e “Un mandarino per Teo”. Ma il grande successo arriva dal piccolo schermo con l’indimenticabile “Sarchiapone”, la sua invenzione comica e un po’ surreale forse più riuscita.