Dopo la pausa estiva, Senato e Camera saranno attesi da una fitta agenda di lavori. Ma la sessione di bilancio e le elezioni si avvicinano..
Il Parlamento ha chiuso nei giorni scorsi i battenti per la sospensione estiva dei lavori. Al di là di quanto previsto dai calendari di Camera e Senato, è utile ricostruire il quadro dei principali provvedimenti che saranno all’attenzione di deputati e senatori alla ripresa delle attività.
Particolarmente intensa appare l’agenda di Palazzo Madama, che a partire da settembre avrà in discussione alcuni testi che hanno catalizzato il dibattito dentro e fuori i Palazzi della politica. Per la sensibilità dei temi affrontati, nonché per le ricadute che avrebbero su migliaia di cittadini, vanno ricordati innanzitutto i Disegni di legge sullo ius soli e sul biotestamento. Per quanto riguarda le norme sulla cittadinanza, sarà da vedere se il rinvio deciso a luglio dal premier Gentiloni avrà migliorato le condizioni per il via libera dell’Aula al Ddl (approvato a Montecitorio il 13 ottobre 2015), mentre sul fronte delle Disposizioni anticipate di trattamento è alto il rischio che i circa 3000 emendamenti presentati in Commissione Sanità allunghino a dismisura l’iter del provvedimento.
Rimanendo al Senato, nei programmi delle Commissioni per l’inizio dell’autunno spiccano la riforma dei vitalizi parlamentari, sulla quale si annuncia un esame sul filo dei numeri (come conferma la mancata dichiarazione di urgenza del testo), e il Ddl Aree protette, la cui terza lettura proseguirà in Commissione Ambiente con oltre 1000 emendamenti da votare. Inoltre, la Politiche Ue dovrà affrontare la Legge europea 2017 e le congiunte Ambiente e Agricoltura dovranno decidere le sorti del testo in materia di consumo del suolo, ormai in stand-by da più di un anno.
Spostandoci alla Camera, il primo dossier a essere riaperto al termine delle ferie dovrebbe essere quello della riforma elettorale. Dopo il naufragio del patto tra Pd, M5S e Forza Italia sul proporzionale “alla tedesca”, qualcosa sembra essersi mosso nelle ultime settimane. In base a quanto emerso da Montecitorio, il 6 settembre dovrebbe riprendere il dibattito in Commissione Affari Costituzionali, con l’obiettivo di arrivare all’adozione di un nuovo testo base entro martedì 12 settembre, data della prima seduta d’Aula post agostana.
In aggiunta, la Commissione Giustizia dovrà dare avvio alla terza lettura della revisione del Codice Antimafia, tramite cui si punta a estendere l’applicabilità delle sanzioni contro i beni di matrice mafiosa, laddove la Politiche dell’Ue sarà attesa dall’esame del Ddl Delegazione europea 2016, approvato il 2 agosto dal Senato.
A margine di quanto affermato finora, va tuttavia tenuto presente che sulle possibilità di approvazione definitiva dei Ddl elencati pesano due incognite: da un lato la vicinanza della sessione di bilancio (che dal 15 ottobre fino a dicembre condizionerà i programmi di lavoro delle Camere) e, dall’altro, l’approssimarsi della scadenza della Legislatura, che potrebbe far sì che le tensioni interne alla maggioranza aumentino e rallentino la produttività del Parlamento.