L’Aula ha concluso l’esame dopo aver accolto un emendamento M5S. Ora quarta lettura in Senato con l’impegno di chiudere entro l’estate. Ma i precedenti…
Con 218 sì, 124 no e 36 astenuti l’Aula della Camera ha approvato in mattinata il Ddl Concorrenza, concludendo così la terza lettura parlamentare del testo.
Com’è noto, tuttavia, il via libera arrivato oggi non metterà fine a un iter che si prolunga ormai da oltre due anni tra distinguo e prese di distanza da parte di Governo e maggioranza. Il provvedimento dovrà infatti tornare in Senato per il suo quarto passaggio complessivo, a causa delle modifiche introdotte la settimana scorsa dalle Commissioni Finanze e Attività produttive di Montecitorio in ambito di maggior tutela per elettricità e gas, telemarketing e odontoiatria. A questi cambiamenti va inoltre aggiunta l’approvazione in Assemblea, arrivata nella giornata di ieri, di un emendamento del deputato M5S Davide Crippa (sebbene riformulato su proposta dei relatori dem Andrea Martella e Silvia Fregolent) riguardante la bonifica di aree contaminate da impianti di distribuzione carburanti.
Durante la discussione del testo nell’emiciclo della Camera, andata avanti da lunedì 26 giugno fino a oggi, sono state molte le voci che hanno voluto rassicurare quanti vedono nel nuovo a ritorno a Palazzo Madama una seria minaccia alla sua definitiva approvazione, tanto che sia dal Pd che dall’Esecutivo sono addirittura arrivati impegni a licenziare il Disegno di legge entro la pausa estiva dei lavori parlamentari. A fronte di tutto ciò, vale la pena ricordare che analoghe affermazioni erano arrivate quando il Senato approvò con la fiducia il provvedimento agli inizi di maggio e che il maggior sostenitore dell’ok finale continua a essere il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, malgrado non abbia mai sposato fino in fondo i contenuti del Ddl Concorrenza.