Sarà decisiva per le sorti della Legislatura? Pd centrale, come un tempo la Dc
di LabParlamento
Sono in molti ad essere d’accordo: la direzione Pd di lunedì prossimo dovrebbe rivelarsi decisiva per le sorti della Legislatura. Poche ore e lo sapremo anche se di qui a lunedi molte cose potrebbero ancora cambiare.
Tutto si tiene in catena: le eventuali dimissioni del segretario, Matteo Renzi; la convocazione o meno del Congresso anticipato; la decisione sulla proposta elettorale sulla quale far convergere tutto il partito.
Lo rivelano in maniera evidente, alla vigilia, le mosse ufficiali esterne (dalla lettera “trasversale”dei quaranta senatori favorevole alla prosecuzione della Legislatura alla mozione dei trenta deputati renziani contro il “caro-accise” allo studio del governo Gentiloni).
Certo, le motivazioni della Consulta sul sistema omogeneo da ricostruire tra Camera e Senato, almeno sulla carta, sono a favore del rinvio del voto anticipato. Come pure, nel caso, l’anticipo del Congresso. Ma quel che più conta sarà l’esito dello scontro in direzione tra una maggioranza indebolita che rischia di perdere qualche altro pezzo e un’opposizione più forte però tuttora divisa tra rivincita per la leadership e minaccia di scissione.
In ogni caso, a decidere alla fine saranno i rapporti di forza nel partito di maggioranza relativa. Come un tempo accadeva nella Dc. Si chiamavano crisi extra-parlamentari.