“Mentre famiglie e aziende faticano a pagare bollette energetiche triplicate e i mezzi di comunicazione, i leader politici mondiali, i grandi player dell’economia internazionale parlano di tsunami ed ecatombe in arrivo nel prossimo autunno a causa della crisi generata dalla guerra in Ucraina e dalla folle crescita del prezzo del gas dovuta alla speculazione dei colossi dell’energia, in Italia troviamo purtroppo sempre il modo di farci riconoscere“. Lo afferma Enrico Folgori, presidente di Feoli (Federazione Operatori della Logistica Integrata) e chief strategy e market intelligence di Sic Europe, società leader nel settore della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.
“Durante l’approvazione del Dl Aiuti bis, che contiene provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese per complessivi 17 miliardi, qualcuno ha pensato bene di inserire una norma che aumenta lo stipendio ai vertici delle Forze Armate e ai super burocrati di Palazzo Chigi e del governo. Abbiamo massimo rispetto per il loro lavoro, così come quello delle nostro Forze Armate, ma era davvero il caso di inserire una norma che consente di superare il tetto di 240mila euro l’anno in un decreto che aveva tutt’altra ratio ed era destinato a contribuire in solido alle spese di famiglie e imprese? Crediamo di no. Crediamo che anche stavolta non si sia persa l’occasione per fare brutta figura”.
“E l’irritazione del Presidente del Consiglio Mario Draghi, di qualche forza politica e il precipitoso dietrofront che si sta facendo in questi giorni lo dimostrano. La situazione in cui si trova l’Italia è davvero difficile: serve maggiore responsabilità nell’affrontare l’emergenza energetica e il caro bollette“.
“Come Feoli abbiamo già fatto le nostre proposte: tetto al prezzo del gas; tassazione al 50% degli extra profitti ottenuti dalle aziende fornitrici di gas ed energia per destinare a famiglie e imprese quelle somme ottenute grazie a una speculazione immorale; taglio del cuneo fiscale e del costo del lavoro così da abbassare le spese delle aziende e rendere più pesanti le buste paga dei lavoratori. Ben vengano il credito d’imposta prorogato al 31 dicembre e la rateizzazione delle bollette per sei mesi che dovrebbero essere contenuti nel nuovo decreto allo studio del governo. Ma anche rateizzate, quelle bollette prima o poi andranno pagate e non è detto che tante aziende sopravviveranno a questa crisi. Servono provvedimenti più incisivi”.
Lo dichiara in una nota