“Servono 200 miliardi subito per salvare l’economia, non sussidi col contagocce che non incideranno sul milione di Autonomi e Partite iva e sui circa 3-9 milioni di loro dipendenti a rischio fallimento per la crisi generata dalla pandemia”. A lanciare l’allarme è Eugenio Filograna, presidente del movimento Autonomi e Partite Iva, che boccia il Contributo a Fondo perduto di 15 miliardi stanziato nel Dl Sostegni Bis per gli Autonomi e Partite iva.
“Questo provvedimento forse allevierà i danni per appena 75mila realtà imprenditoriali. Cosa ne sarà degli altri, circa un milione di professionisti ed imprese che chiuderanno l’attività entro la prossima primavera? La rabbia comincia a farsi sentire. Molti incidenti di follia e suicidi non sono casuali. Le Onlus che distribuiscono pasti sono piene di gente nostra e noi tutti Autonomi e Partite iva ci chiediamo perché la politica non vuole stanziare una somma di salvataggio reale”, attacca Filograna.
“L’unica strada possibile è quelle che il movimento Autonomi e Partite Iva indica dal 2019: un condono tombale ed equitativo, che metterebbe 300 miliardi sul tavolo in pochi mesi ed altri 230 in pochi anni a gettito continuo“, spiega Filograna. Per il presidente del movimento “la politica deve smetterla di snobbare chi fa Economia Reale e non lasciarsi suggestionare dalle incomprensibili formule di docenti universitari ed economisti che l’economia la sanno solo descrivere senza farla”.