Luca Podda, sardo di nascita e laziale di adozione, è un pugile italiano che dopo esordi incoraggianti ha trovato un periodo buio davanti a sé, ma senza mai arrendersi ha deciso qualche anno fa di dare una svolta alla sua vita volando negli States, dove è tornato a combattere e a vincere.
“Dovevo staccare, lasciare una realtà che non andava, prendermi una pausa per capire dove stessi sbagliando“, dice Podda, e sembra che ora l’abbia individuata la sua direzione. Allenato dal cubano Jorge Rubio, coach di fuoriclasse come Teofimo Lopez, si è rimesso in carreggiata e ha ricominciato a vincere nella categoria supermedi, ad esempio nel maggio scorso contro messicano Roman Delgado.
Quest’anno, dopo un periodo di intenso allenamento con il Coach Rubio, che ha da poco aperto la sua nuova palestra vicino Miami, Luca Podda, residente in Florida, è finalmente pronto a tornare sul quadrato per una nuova e importante sfida, prevista in Messico per il 30 di Aprile, contro il padrone di casa Michi Munoz.
“È un pugile esperto” dice Podda “ma sono pronto fisicamente e mentalmente. Questo incontro sarà da supermedio con un pugile di casa. Con il mio Coach abbiamo effettuato un’ottima preparazione.” Per il suo incontro in Messico sará accompagnato dal preparatore atletico Gerardo Gomez, che ha avuto tra i suoi atleti alcuni dei nomi più importanti del pugilato mondiale, come Evander Holyfield, Shannon Briggs e Yuriorkis Gamboa.
Con all’attivo 3 titoli italiani di cui due assoluti (la prima a 16 anni nella categoria dei pesi superwelter, poi nei pesi medi), le Medaglie di bronzo ai campionati Europei studenteschi disputati in Russia e ai Giochi Del Mediterraneo, la partecipazione a ben 3 mondiali, di cui uno militare, gareggiando anche alle Olimpiadi militari di Rio De Janeiro, e la doppia vittoria del prestigioso Guanto d’oro (il torneo nazionale di Pugilato Elite più importante, al quale possono partecipare, su espresso invito della Federazione, i migliori 8 pugili per ogni categoria di peso che si sono messi in evidenza nel corso dell’anno precedente), Podda sta quindi finalmente per tornare sul ring.
Diviso tra impegni nel sociale e le intense sessioni di allenamento, il pugile sardo sta lavorando duramente per raggiungere ambiziosi obiettivi e prossimamente attendiamo di vederlo combattere per il Titolo. Ma gli impegni sociali non mancano: “C’è chi se la prende con le donne, chi con i bambini: io non sopporto né la violenza di genere né tantomeno il bullismo”. Sono le parole di Luca Podda, che ora negli Stati Uniti, in Florida, porta avanti anche un importante progetto, con lezioni individuali di pugilato, che si sta trasformando in una bellissima iniziativa di stampo sociale, parallela alla sua attività agonistica in fase di grande sviluppo.
“Gli incontri sono dedicati alle donne – spiega Podda – che vogliono acquisire tecniche di autodifesa e ai più piccoli, proprio per cercare anche di contrastare il triste fenomeno del bullismo, e il riscontro che sto avendo è molto positivo. C’è molto entusiasmo, e il numero degli iscritti è in costante aumento”.
Ovviamente c’è anche chi lo fa semplicemente per questioni fisiche, per mettersi in forma o per aumentare la fiducia in sé stesso o ancora per sfogare rabbia e tensioni. Tutte iniziative importanti che mostrano l’uomo che si cela dietro al pugile.