Ci siamo. Dal 15 ottobre il green pass diventerà obbligatorio nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Per gli inadempienti non ci sarà il licenziamento, ma la sospensione dello stipendio. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio dei Ministri odierno. La ministra per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, fissa l’asticella: “Mancano all’appello 5 milioni di italiani“. Ad oggi circa 40 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, confida che “entro fine settembre avremo vaccinato l’80% della popolazione vaccinabile, esclusi quindi gli under 12. Attualmente siamo al 74,92%”.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, afferma in Cdm: “Questo decreto è per continuare ad aprire”. Si applica a tutti i lavoratori delle Amministrazioni pubbliche e del settore privato. Sono previste sanzioni: da 600 a 1500 euro per i lavoratori e da 400 a 1000 euro per i datori di lavoro. Controlli a carico dei datori di lavoro. Disponibilità a riesaminare le misure di distanziamento e valutare l’aumento della capienza per i luoghi che ospitano attività culturali, come cinema e teatri, e sportive. In merito il Cts si esprimerà entro il 30 settembre Organi costituzionali: anche Quirinale, Camera, Senato e Corte Costituzionale sono invitati ad adeguare il proprio ordinamento alle nuove disposizioni. Tamponi calmierati: obbligo alle farmacie di test antigenici rapidi a prezzi contenuti. Gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.
I ministri della Lega non hanno fatto obiezioni in Cdm e il decreto legge è stato approvato all’unanimità’. Il tampone sara’ gratuito solo per gli esenti. Per gli altri lavoratori ci saranno prezzi calmierati. Il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, afferma che il decreto legge riguarderà 23 milioni di lavoratori. “Contiamo sull’effetto annuncio – dice Brunetta – entro il 15 ottobre probabilmente otterremo i risultati sperati. Non dimentichiamo che i vaccini hanno contribuito a un aumento del Pil del 6%“. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sottolinea: “Ci siamo fermati un passo prima dell’obbligo vaccinale. Comunque non ci saranno licenziamenti”. Il ministro della Salute Speranza rende noto che la validità dei test molecolari viene estesa da 48 a 72 ore.