Consentirà di ridurre il costo dell’elettricità per le imprese manifatturiere. La “clausola VAL”
di LabParlamento
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha firmato il 21 Dicembre 2017, il decreto che dal 1° gennaio 2018 consente di ridurre il costo dell’elettricità per le imprese manifatturiere energivore.
Il provvedimemto, recita un comunicato ministeriale, ha ricevuto i pareri e le osservazioni delle Commissioni Parlamentari e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas; Autorità che, nell’ambito delle proprie competenze e in coordinamento con il decreto, renderà contestualmente operativa la nuova struttura tariffaria degli oneri di sistema per i clienti non domestici, necessaria per adeguarsi alle regole europee.
La riduzione del costo dell’energia per le imprese energivore, insieme al sostegno all’innovazione attivato con il piano Industria 4.0, sottolinea ancora la nota, costituisce la base per un recupero di competitività del Made in Italy e di tutti i settori industriali, per rilanciare la crescita, contrastando il rischio di delocalizzazioni.
Le oltre 3.000 imprese che potranno accedere ai nuovi benefici, complessivamente un miliardo e 700 milioni di euro, sono una parte fondamentale della manifattura italiana, dal settore alimentare alla filiera di produzione dei materiali di base con oltre 400 mila addetti diretti, 36 miliardi di euro di valore aggiunto, circa 130 miliardi di euro di fatturato.
La filiera che, in modo diretto e indiretto, beneficerà della ripresa della competitività dei processi produttivi energivori genererà un impatto ben più ampio in termini di crescita dell’occupazione, interessando un milione e 200mila posti di lavoro, così come per il valore aggiunto e per il fatturato.
Poiché il rilancio dei settori industriali passa attraverso l’innovazione tecnologica e una maggiore sostenibilità ambientale, il beneficio sarà calcolato utilizzando parametri di consumo basati su standard di efficienza energetica, spingendo le imprese energivore a un ulteriore passo in avanti in tal senso.
La misura varata è una prima attuazione della Strategia energetica nazionale recentemente approvata e, dunque, si inserisce in un’azione più ampia che dovrà essere articolata su più fronti.
Il nuovo sistema, più in concreto, prevede la possibilità di ridurre il prelievo dalle bollette elettriche degli oneri connessi al sostegno delle rinnovabili e, più in dettaglio:
- l’applicazione della cd “clausola VAL” alle imprese che hanno un costo dell’energia pari almeno al 20% dello stesso VAL (valore aggiunto lordo) , che, dunque, potranno ridurre il proprio contributo alle rinnovabili fino a un valore minimo dello 0,5% del VAL, rendendo il costo sostenuto per il finanziamento a tale voce della bolletta elettrica esclusivamente funzione del proprio risultato aziendale (la spesa sostenuta sarà quindi indipendente dal costo per le rinnovabili). Si evidenzia che la previsione di più classi di intensità elettrica su VAL, ciascuna con una diverso livello di contribuzione, consente di assicurare maggiore equilibrio e gradualità nel riconoscimento del vantaggio alle imprese beneficiarie della misura;
- per le altre imprese, il mantenimento di classi di agevolazione basate sul rapporto fra il costo dell’energia elettrica e il fatturato, con percentuali riviste per tener conto degli obiettivi di sostegno alla crescita. Inoltre, la proposta consente di migliorare il sostegno ad alcuni settori particolarmente esposti alla concorrenza internazionale, pur con bassa intensità elettrica su fatturato ( es. ceramica).
Saranno utilizzati parametri di consumo “efficiente”, sviluppati dall’Enea entro luglio 2018.