Il piano europeo per una mobilità pulita, competitiva e interconnessa. Agenda ad ampio raggio, all’interno della strategia sull’energia
E’ stato trasmessa, in questi giorni, in Parlamento, dopo essere stato presentata a Bruxelles a fine maggio, la prima strategia a lungo termine licenziata dall’Unione Europea in materia di trasporti, finalizzata a favorire una maggiore efficienza e competitività nel settore .
“Europa in movimento”: questo è il nome del “pacchetto” normativo che contiene una prima serie di 8 iniziative legislative riguardanti in modo specifico il trasporto su strada, con le quali la Commissione europea punta a modernizzare il mercato di riferimento. Le proposte mirano a migliorare il funzionamento del mercato del trasporto merci e le condizioni sociali e occupazionali dei lavoratori, rendendo il traffico più sicuro, incoraggiando l’adozione di sistemi di pedaggio più equi, riducendo gli oneri burocratici per le imprese, e garantendo ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.
Una particolare attenzione è stata riposta dalla Commissione agli aspetti ambientali del trasporto su strada, all’origine di circa un quinto delle emissioni di gas serra nell’Ue: tra gli obiettivi della strategia vi è infatti quello di ridurre l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico, anche attraverso la variazione dei pedaggi in funzione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti atmosferici, così da incentivare l’utilizzo di veicoli più puliti ed efficienti.
Questa sorta di agenda europea ad ampio raggio si colloca all’interno della strategia Ue sull’energia, delineata già nel febbraio 2015, che individuava proprio nei trasporti uno dei settori chiave dal punto di vista energetico e riprende quanto già adottato a livello europeo con la strategia per una mobilità a basse emissioni dello scorso luglio. Questa prima serie di proposte sarà integrata nel corso del prossimo anno – secondo quanto dichiarato dal vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l’Unione energetica, Maros Sefcovic – da altre proposte regolamentari, tra cui quelle sulle emissioni successive al 2020 peri veicoli pesanti.
I tempi di approvazione del pacchetto si preannunciano tuttavia molto lunghi: il testo verrà infatti discusso inizialmente al Parlamento europeo e, solo dopo il voto in plenaria, comincerà la fase di trilogo con il Consiglio e la Commissione.
Parallelamente, il provvedimento è stato assegnato alle competenti commissioni parlamentari di Camera e Senato e alla XIV Commissione Politiche dell’Unione europea per il parere ai fini della verifica della conformità ai principi di sussidiarietà e proporzionalità. Considerata inoltre l’estrema rilevanza della tematica affrontata, è stata richiesta un’ audizione congiunta di Camera e Senato della commissaria Ue ai trasporti Violeta Bulic , che si terrà presumibilmente nel mese di luglio.
Dopo la recente adozione del IV Pacchetto ferroviario, che ha rivoluzionato il settore del trasporto su rotaia, introducendo uno spazio ferroviario unico europeo, “Europa in movimento” rappresenta un’importante iniziativa di riforma pensata per modernizzare l’economia europea nel suo complesso e destinata ad incidere in maniera rilevante non solo nel settore del trasporto su strada ma anche in quello energetico, ambientale, socio-economico e della sicurezza.
Ma se l’obiettivo dichiarato della strategia europea è quello di giungere entro il 2025 ad una mobilità intelligente, socialmente equa e più competitiva, sarà necessario che i singoli Stati membri adottino politiche in linea con le indicazioni della Commissione, ancora prima di cominciare la discussione sul pacchetto europeo: il G7 Trasporti, in corso a Cagliari, è un’occasione per raccogliere la sfida.