L’Istat ha diffuso i dati sul commercio estero extra UE. Dopo la battuta d’arresto di dicembre, a gennaio 2022 l’export verso i paesi extra Ue registra un nuovo aumento congiunturale trainato soprattutto dalle vendite di beni strumentali e beni intermedi. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è positiva. Tuttavia, lo scenario è destinato a mutare a causa della guerra in Ucraina.
Su base annua, la crescita dell’export torna ad accelerare (+19,0%, da +12,7% di dicembre) ed è spiegata per circa due terzi dall’aumento delle esportazioni di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. La dinamica tendenziale molto sostenuta dell’import è ancora in larga misura dovuta agli acquisti di prodotti energetici.
La crescita più intensa dell’import rispetto all’export si traduce in un deficit della bilancia commerciale con i paesi extra Ue, appesantita dalla componente energetica; al netto di tale componente, il saldo commerciale si conferma positivo, sebbene meno ampio rispetto a gennaio 2021.
A gennaio 2022 si rilevano aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Stati Uniti (+38,8%), Regno Unito (+33,1%) e Russia (+26,7%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-8,9%) e Svizzera (-3,4%).
Gli acquisti da Regno Unito (+133,0%), India (+86,8%), Russia (+84,2%), paesi OPEC (+68,8%) e Cina (+62,6%) registrano incrementi tendenziali molto elevati. Il dato sulla Russia, sia import che export, è destinato a mutare notevolmente a causa delle sanzioni UE nei confronti della stessa Russia.
Complessivamente la, Bilancia commerciale extra UE in gennaio è pari a -4,17 miliardi euro, in calo rispetto al precedente 4,74 miliardi di Euro. Anche questo valore è destinato a mutare nei prossimi mesi, pertanto, si attende il prossimo report che sicuramente terrà conto dell’evoluzione in atto.