Sala e Maroni spingono il ricorso per EMA, Saviano fa le pulci a Di Maio e nel frattempo l’M5S inizia la campagna nel Lazio
di LabParlamento
Non era difficile a prevedersi, comunque alla fine la politica non ha saputo mettersi d’accordo in tema di banche. Nonostante i millantati buoni propositi della Commissione di inchiesta, infatti, è stato impossibile convergere su un documento condiviso. I lavori della Commissione si sono chiusi con un voto a maggioranza e le relazioni di ciascun gruppo che saranno messe agli atti. Ciò che è emerso chiaramente è che “le attività di vigilanza sia sul sistema bancario (Banca d’Italia) che sui mercati finanziari (Consob) si siano rivelate inefficaci ai fini della tutela del risparmio”.
«Noi abbiamo già la sede del Pirellone. Naturalmente ci sono dei lavori da fare. Se l’Europa assegna a Milano l’EMA in un tempo ragionevole, diciamo uno o due mesi, siamo pronti per la scadenza», ha dichiarato intanto il sindaco di Milano Beppe Sala in una conferenza stampa insieme al governatore lombardo Roberto Maroni per spingere il Governo a fare ricorso a Bruxelles. L’Agenzia Europea del Farmaco vale da sola 3.000 posti di lavoro e investimenti per 1 miliardo e 800 milioni. Il termine scade oggi a mezzanotte, ma Milano e l’Italia non mollano. Bisognerà attendere la decisione di Bruxelles e vedere se le procedure dovranno ripartire da capo o se l’assegnazione andrà di diritto a Milano. Di sicuro, però, questo resta uno dei pochi se non l’unico fronte bipartisan ancora attivo.
Ulteriori contrasti sono emersi, invece, nel corso della giornata, questa volta tra il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi di Maio, e Roberto Saviano in merito alle dichiarazioni e alle smentite del leader M5S in merito al ruolo delle ONG che operano nel Mediterraneo a sostegno dei migranti. Una zuffa mediatica oggi in primo piano ma destinata, probabilmente, a perdere vigore nei prossimi giorni, come tante altre, nel calderone di questa infocata campagna elettorale.
Sempre in casa 5 Stelle, la candidata alla Regione Lazio del Movimento, Roberta Lombardi, affiancata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi e dallo stesso Di Maio ha lanciato la sua campagna elettorale che la vedrà contrapporsi soprattutto al governatore uscente Nicola Zingaretti (PD). Evidente, a cominciare dalla composizione del palco, l’intenzione di mostrare il vertice compatto in un momento decisivo.
Sempre sul fronte elettorale si attende ancora la pubblicazione del programma del Partito Democratico così come delle liste definitive di Noi con l’Italia-UdC e Lega.