Colle pronto al via. Partita incartata. Pd sempre tra Aventino e opposizione. La Camera elegge l’ufficio di Presidenza. Il Senato i 27 membri della Commissione Speciale
di Simona Corcos
“L’unico gruppo che finora si è sottratto al confronto – dichiara Luigi Di Maio in un video postato su Facebook – è il Pd che sta portando avanti la linea del freno al cambiamento. Noi continueremo sulla linea della responsabilità”. Tradisce nervosismo il leader dei Cinque Stelle nella giornata in cui alle consultazioni del Movimento si sovrappone l’annuncio del Capo dello Stato sul calendario di quelle ufficiali, in partenza il 4 aprile. E, del resto, si tratta di un nervosismo giustificato. Il confronto”, tra continui stop and go, rischia seriamente di incartarsi. E cresce il partito del voto anticipato. Sempre Colle permettendo…
Comincerà dunque il 4 aprile la 2 giorni di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo (ecco il calendario). La salita al Colle inizierà con i presidenti di Senato e Camera e con il presidente emerito Giorgio Napolitano. Sarà poi il turno delle forze politiche: autonomie, gruppi misti, Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, Lega e si chiuderanno con il Movimento 5 Stelle.
Per i partiti maggiori, oltre ai capigruppo, ci saranno i leader politici. Dovrebbe essere presente Silvio Berlusconi (che aveva già guidato la delegazione di Forza Italia nel dicembre 2016, dopo la crisi del governo Renzi). Non ci sarà invece Beppe Grillo (che prese parte alle consultazioni nel lontano 2013): la delegazione dei 5 Stelle sarà guidata da Luigi Di Maio, capo politico e candidato premier dei 5 Stelle.
Nella giornata in cui si sono tenuti gli incontri, convocati dal Movimento 5 Stelle, con i capigruppo di Lega, Forza Italia e Leu – con Fratelli d’Italia che decide di non partecipare e Pd che intende restar fuori dai giochi in attesa di Mattarella – Renzi ha ribadito la linea dell’opposizione: “Ci farà bene”. Risposta indiretta a Franceschini e Orlando che proprio questa mattina avevano chiesto un confronto prima delle consultazioni. Danilo Toninelli, capogruppo Senato M5S, si è detto dispiaciuto “che il Pd non abbia raccolto il nostro appello perché si è parlato solo di temi. Come abbiamo sempre detto, noi siamo pronti a ragionare con chiunque sulle soluzioni ai veri problemi dei cittadini”. Per quanto riguarda le altre forze politiche, tesi i rapporti con la Lega, con un Salvini che attacca indirettamente il reddito di cittadinanza, ricondividendo un’intervista di Michele Anzaldi (PD): “Dopo 5 anni di propaganda ora scoprono che si sono sbagliati. Sono senza vergogna”, dice Anzaldi.
Alla Camera si replica invece quanto successo ieri in Senato: eletto poco fa l’ufficio di presidenza, con un Pd rimasto senza questore come nel caso di Palazzo Madama, con la sola nomina di Ettore Rosato a vice presidente, un centrodestra compatto e un asse che ha retto anche in questo caso con il Movimento 5 Stelle.
Per il centrodestra vengono nominati Mara Carfagna (FI), Lorenzo Fontana (Lega) come vice presidenti, Gregorio Fontana (FI) e Edmondo Cirielli (FDI) come questori. Francesco Scoma (FI), Silvana Comaroli (Lega), Marzio Liuni (Lega), Raffaele Volpi (Lega) come segretari.
Il Movimento 5 Stelle elegge poi Maria Edera Spadoni vice presidente, e il fedelissimo di Di Maio Riccardo Fraccaro come questore anziano (un ruolo importante per la gestione dei finanziamenti). Una presidenza, quindi, molto forte che servirà, a detta del Movimento 5 Stelle, per l’abolizione dei vitalizi come annunciato dal presidente, Roberto Fico, durante il discorso d’insediamento. Tra i segretari Azzurra Cancelleri, Mirella Liuzzi, Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia.
Da segnalare inoltre, che l’ufficio di presidenza verrà integrato da un rappresentante del gruppo misto, durante la seduta di mercoledì 3 aprile.
Nominati anche i 27 membri della Commissione Speciale per gli atti urgenti presentati dal Governo in Senato, ripartiti in base proporzionale rispetto alla consistenza dei gruppi. Per il Movimento 5 Stelle: Nunzia Catalfo, Andrea Cioffi, Vito Crimi, Stanislao Di Piazza, Ugo Grassi, Barbara Lezzi, Gianluigi Paragone, Daniele Pesco, Mario Turco. Per Forza Italia: Giacomo Caliendo, Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Massimo Mallegni, Gilberto Pichetto Fratin. Per la Lega: Stefano Borghesi, Erica Rivolta, Erika Stefani, Paolo Tosato, Gianpaolo Vallardi. Per il Partito Democratico: Simona Flavia Malpezzi, Maurio Maria Marino, Antonio Misiani, Gianni Pittella. Per Fratelli d’Italia: Giovanbattista Fazzolari, Adolfo Urso. Per il gruppo misto Vasco Errani e per le autonomie Albert Laniece.
Adesso tutti a passo di corsa verso le consultazioni. Occorre stringere le fila.