Tria annulla incontro a Parigi. Giurano i sottosegretari. FdI più vicina al Governo. Arresti eccellenti a Roma per il nuovo stadio
Di LabParlamento
Sale di tono e diventa un vero scontro diplomatico il confronto tra Italia e Francia sui migranti, innescato dalla vicenda Aquarius.
Roma chiede le scuse a Parigi dopo l’attacco di ieri da parte dell’Eliseo. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, riceve l’incaricata d’affari dell’ambasciata e chiede che la situazione sia sanata con adeguate iniziative. Per Matteo Salvini “senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi”, venerdì prossimo, per incontrare Emmanuel Macron. Intanto però il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha annullato l’incontro con l’omologo francese, Bruno Le Maire, in programma oggi a Parigi, mentre ha confermato la visita a Berlino, domani, per un primo colloquio con il collega tedesco, Olaf Scholz. Peraltro, Berlino pare smarcarsi dalle critiche al nostro Paese: “L’Italia per la sua posizione geografica è particolarmente esposta a un numero grande di profughi e di migranti. Noi siamo dell’idea che nessun paese dovrebbe esser lasciato solo con questo compito. Per questo sosteniamo l’Italia, e la riteniamo un importante partner nella ricerca di una soluzione europea”, ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert.
Il ministro dell’Interno comunque ha svolto la sua informativa al Senato (oggi dibattito sul caso Aquarius anche all’Europarlamento). “Non abbiamo niente da imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra storia non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del Governo francese che spero diano scuse”, ha detto Matteo Salvini.. Sui migranti Italia isolata? “Non siamo mai stati così centrali ed ascoltati – ha aggiunto, riferendo dei vari colloqui avuti con i colleghi di altri Paesi europei: “Se l’Europa c’è batta un colpo ora o taccia per sempre, c’è un’attenzione che mai c’era stata prima, è l’occasione per giocarsi bene le carte”.”Ringrazio la Spagna e ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo”, ha concluso ricordando che l’Italia accoglie 170mila migranti e la Spagna 16mila.
Ma l’attacco francese ha provocato critiche che vanno oltre la maggioranza di governo. “Giusto e condiviso sdegno per le dichiarazioni francesi”, ha commentato l’ex premier, Romano Prodi. “Dire quello che ha detto il governo francese – ha aggiunto – è intollerabile soprattutto da parte di un governo che ha causato l’inizio di questa tragedia. La guerra in Libia l’ha fatta la Francia. Noi ci siamo incredibilmente accodati, non ho mai visto qualcuno fare un guerra contro i propri interessi”. “La Francia in questi anni – ha concluso – ha gestito le cose in Libia con iniziative assolutamente proprie non curandosi degli interessi generali. Macron, in questo unico caso, non ha fatto altro che mettere insieme le forze politiche italiane”.
Intanto, la nave dei migranti naviga verso il porto spagnolo di Valencia, scortata da due unità della Guardia Costiera della Marina. Resta invece nelle acque davanti alla Libia, dove ieri è naufragato un gommone, Sea Watch 3, nave ong con bandiera olandese. A Catania attracca una nave delle Capitanerie con 932 migranti salvati in sette operazioni al largo sempre delle coste libiche. Dunque, l’emergenza non è affatto finita e diventa cruciale il vertice europeo di fine giugno, a Dublino.
Il Governo è ufficialmente al completo dopo il giuramento, dei 45 sottosegretari, alla presenza del premier, Giuseppe Conte, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. E si consolida l’asse Salvini-Meloni in Parlamento, in vista di un possibile ingresso di FdI in maggioranza. La contropartita è la concessione della vicepresidenza della Camera a Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, che sostituisce il leghista Lorenzo Fontana diventato ministro della Famiglia. Fdi punta però anche a una delle due Commissioni di garanzia che spettano all’opposizione (l’astensione al voto di fiducia non sarebbe un ostacolo) ovvero Copasir e Vigilanza Rai, specie la seconda, che è nel mirino pure di Fi mentre il PD promette battaglia. Inoltre al posto del ministro M5S Riccardo Fraccaro il ruolo di questore andrà a Federico D’Incà (sempre M5s).
Temi economici al centro della partecipazione di Salvini all’assemblea della Confesercenti. “Non vengo a vendere promesse, ma a parlare di quanto contenuto nel programma; ridurremo le tasse, non aumenteremo Iva e accise, ma avvieremo già nel 2018 la rivoluzione fiscale impostata sulla flat tax”. Il vicepremier ha anche annunciato la cedolare secca per i negozi e lo stop al pagamento dell’Imu per i locali sfitti, definito “una follia”. “Per me non ci dovrebbe essere nessun limite alla spesa per denaro contante – ha poi aggiunto – ognuno è libero di pagare come vuole e quanto vuole”. Infine: “Come da programma il nostro obiettivo è smontare pezzo per pezzo la legge Fornero, introducendo subito la quota 100: 41 anni di anzianità contributiva penso siano sufficienti”.
Nuovo stadio della Roma nel mirino della Procura. Alcuni arresti dei Carabinieri nell’ambito di un’indagine su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione dell’impianto. Tra i nomi coinvolti il vicepresidente della Regione Lazio, Adriano Palozzi (Forza Italia), l’ex assessore della Regione Michele Civita (Pd), il costruttore Luca Parnasi, il presidente di Acea, Luca Lanzalone, che come consulente del Campidoglio seguì il dossier sullo Stadio. Ci sono anche 27 indagati, tra loro il capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara. La realizzazione dell’opera potrebbe bloccarsi, con riflessi sulla giunta Raggi.
Tutto questo, invece, mentre un memorandum per il rilancio del lavoro pubblico nel Mezzogiorno e’ stato sottoscritto a Napoli dai governatori delle regioni meridionali De Luca (Campania), Musumeci (Sicilia), Oliverio (Calabria), Toma (Molise) e Pittella (Basilicata). Emiliano (Puglia), assente per motivi istituzionali, ha dato comunque la sua adesione.