Attesa ancora la costituzione delle Commissioni bicamerali (e anche per il CdA Rai). Forza Italia ammonisce il Governo sulle tempistiche del DL Dignità.
Di Federica Fabiani
Parlamento: Commissioni bicamerali
Niente da fare, per il momento, per le Commissioni bicamerali; la costituzione è stata rinviata dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama al 18 luglio. Si affronteranno prima i nodi legati al Copasir e alla Vigilanza Rai, e, solo in un secondo momento, si voterà sul CdA della Radiotelevisione Italiana. Il Partito Democratico comunicherà i nomi dei propri componenti entro il 16 luglio. E il problema pare essere tutto politico. Come ha infatti dichiarato dal Presidente dei senatori dem Andrea Marcucci: “In assenza di accordo con le altre forze politiche sulle Presidenze di Commissioni di garanzia e delle Giunte di Camera e Senato abbiamo deciso, congiuntamente con il Presidente Delrio, di non provvedere alla comunicazione dei componenti del PD nelle commissioni COPASIR, Vigilanza RAI e Giunta delle elezioni e delle immunità fino al momento in cui non vi sarà certezza del rispetto minimo del ruolo di garanzia delle opposizioni“.
Spending review: Pesco (M5S) spinge per indagine in Parlamento
In occasione dalla riunione dell’ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi il 4 luglio, il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco (M5S), ha proposto un programma di lavoro per un’indagine conoscitiva sullo stato e sul processo di revisione della spesa pubblica. Dopo le esperienze, in particolare, dei Commissari Carlo Cottarelli prima e Yoram Gutgeld poi, la volontà che emerge è quella di riportare la questione della spending review all’interno del circuito parlamentare. “Vogliamo vedere se i ministeri spendono bene i loro soldi e capire se ci sono degli spazi di manovra per liberare risorse (…)”, così Pesco in conclusione dei lavori. Tra gli scopi dell’indagine, anche l’elaborazione di eventuali proposte di modifica delle norme sulla contabilità pubblica e sui documenti di bilancio. I senatori potranno presentare le loro proposte nella prossima seduta, poi si procederà al voto. Tra le audizioni proposte, quelle di membri di istituzioni come la Corte dei Conti e la Banca d’Italia, tecnici dell’Ufficio parlamentare di bilancio e dell’Istat, funzionari del Tesoro, degli altri ministeri, di Consip e delle società partecipate docenti universitari, tecnici ed esperti del settore.
Decreto Dignità: pubblicazione, iter. Torna il tema voucher
Nonostante, ad oggi, il testo del “Decreto Dignità”, che spazia dalle delocalizzazioni alla lotta al gioco d’azzardo, non sia ancora stato pubblicato, la Capigruppo di Montecitorio ha deciso che l’esame del DL in Aula, inizierà con la discussione generale, il 24 luglio. Le votazioni, invece, si apprende che si terranno nelle due giornate successive (25-26 luglio).
In particolare, per quanto concerne i voucher, specie dopo le dichiarazioni a favore della loro re-istituzione da parte del Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio (Lega) che aveva detto di voler trovare un compromesso con il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio (5 Stelle), anche il vicepremier Matteo Salvini – pur senza esporsi troppo – si è espresso in questo senso, “Ci sono alcuni limitati settori, penso ad agricoltura, commercio, turismo e servizi, lavori stagionali per i quali l’alternativa è: lavoro nero o voucher? Io preferisco i voucher allo sfruttamento e al lavoro nero”. La posizione della Lega di Governo sembra essere particolarmente apprezzata da Forza Italia, che, come Centinaio, ha ribadito la necessità di intervenire immediatamente con l’introduzione dei voucher per turismo e agricoltura.
Tuttavia, in merito alle tempistiche, il Governo del Cambiamento si guadagna un monito da parte del portavoce unico dei parlamentari azzurri, Giorgio Mulè, “Sia chiaro fin da adesso non accetteremo corse contro il tempo: a causa della incapacità e dell’improvvisazione del governo (…)”. Il provvedimento, infatti, rischia di arrivare in Aula a ridosso della chiusura estiva del Parlamento.