Il Pd presenta il programma, a rischio in Lombardia le candidature uninominali di Noi con l’Italia. Di Maio intanto incontra gli investitori nella City
Matteo Renzi presenterà il programma elettorale del Partito democratico venerdì 2 febbraio alle 15 a Bologna, presso l’Opificio Golinelli. Lo comunicano oggi fonti del Nazareno. Ma c’è di più, il Segretario ha inviato una lettera per chiamare alle armi tutti i candidati lunedì 5 febbraio al Teatro Eliseo di Roma, incontro a cui presenzieranno anche segretari provinciali e regionali. Gli obiettivi sono due, guardarsi negli occhi come fa una squadra prima della partita e fornire delle linee guida per la gestione social delle campagne. Si legge poi “Le potenzialità della comunicazione in rete sono state spesso sottovalutate dal PD e dunque il nostro team digitale ha organizzato dalle 10:30 fino alle 15.30 un importante lavoro di servizio alla vostra campagna elettorale che vi pregherei di non sottovalutare.”
Quelle che invece non si fanno attendere sono le repliche dei leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso e Roberto Speranza, alle affermazioni dell’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, secondo cui “ le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l’unità del centrosinistra”. L’enfasi viene posta ancora una volta sulla composizione delle liste Pd che includono Casini, Lorenzin e altri “non di sinistra” ma, soprattutto, sul ruolo giocato da Renzi nella rottura della sinistra: “È sotto gli occhi di tutti che il centrosinistra non si è potuto ricomporre per volontà di Renzi” dice Grasso.
A dimostrare invece totale appoggio alla coalizione di centrosinistra è sempre di più il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che sabato sarà a Roma per l’apertura della campagna elettorale di +Europa con Emma Bonino. Ci sarà anche il premier Paolo Gentiloni.
In casa centrodestra invece le cose non sembrano andare troppo bene perché subito dopo la consegna delle liste sono emersi problemi non da poco. In conseguenza alla mancanza dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista «Noi con l’Italia», l’ufficio elettorale della corte d’Appello di Milano ha escluso 15 candidature uninominali del centrodestra nella circoscrizione Lombardia 1 alla Camera. Un vizio formale che mette a repentaglio le candidature di molti, tra cui Michela Vittoria Brambilla (leader del Movimento Animalista e già ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri). I rappresentanti delle liste escluse hanno 48 ore per fare ricorso all’ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione a Roma, la quale a sua volta avrà 48 ore per decidere.
Diversamente, il candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi di Maio, guarda già al post voto. In questi giorni è a Londra dove sta incontrando investitori ai quali sta spiegando le misure economiche che M5S vorrebbe implementare in Italia. “Noi non siamo populisti, abbiamo un programma chiaro e la volontà di abbiamo un programma chiaro e la volontà di andare al governo per cambiare l’Italia”, dichiara Di Maio e aggiunge che sta ricevendo feedback molto positivi dagli investitori della City.