Nuove consultazioni in agenda, ad oggi nessun dialogo tra i leader. Domani l’elezione dei Segretari mancanti in Senato. Rispunta il nome di Flick
Sebbene la lista delle delegazioni “invitate” al Colle non sia ancora disponibile, il Quirinale ha reso noto il calendario del secondo giro di consultazioni in agenda per giovedì e venerdì di questa settimana. Si partirà dalle componenti “politiche” per passare poi a quelle istituzionali.
Nel frattempo, gli adempimenti parlamentari proseguono. I gruppi di Montecitorio dovranno indicare alla presidenza della Camera i componenti della commissione speciale per gli atti del governo entro le 16 di domani, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La Commissione si insedierà per la sua prima riunione – in cui verrà eletto il presidente – giovedì 12 aprile alle ore 11. Secondo quanto riportano fonti parlamentari, è probabile che la presidenza della Speciale andrà al capogruppo dei deputati della Lega, Giancarlo Giorgetti, dopo che la presidenza della sua “gemella” al Senato è stata assegnata al Senatore di M5S Vito Crimi. Ennesimo accordo tra Lega e M5S? Quello che è sicuro è che il Partito Democratico non avanzerà alcun nome per la presidenza della Commissione: “noi non candidiamo nessuno. Loro hanno già fatto un accordo e ne prendiamo atto”, così il vice presidente della Camera Ettore Rosato parlando con i cronisti.
La Commissione alla Camera sarà composta da 40 deputati, di cui quattordici commissari saranno espressi dai 5 Stelle, otto dalla Lega, sette rispettivamente dal Partito Democratico e da Forza Italia, due da Fratelli d’Italia, uno dal Misto ed uno da Liberi e Uguali.
Sempre in tema di presidenze, da sottolineare che, vista la deroga al Regolamento che ha consentito a Liberi e Uguali di costituire un gruppo parlamentare autonomo alla Camera, la composizione del Gruppo Misto è cambiata e avrà bisogno di tenere nuove elezioni per scegliere dei nuovi “capi”. Federico Fornaro (già presidente del Misto) è infatti stato eletto all’unanimità capogruppo di Leu. La questione è rilevante specie in vista dei colloqui di giovedì che i deputati del Misto dovranno avere con il Presidente della Repubblica.
Per quanto riguarda il Senato, invece, domani, mercoledì 11 aprile alle ore 15 l’Aula si riunirà per l’elezione di due Senatori Segretari, ai sensi del Regolamento di Palazzo Madama.
E, sempre nella giornata di domani, i presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, si incontreranno per stabilire la data in cui il Parlamento si riunirà in seduta comune per eleggere un giudice della Corte costituzionale e due componenti laici del Consiglio Superiore della Magistratura. In occasione della conferenza dei capigruppo a Montecitorio, Fico ha fatto un appello ai gruppi parlamentari per promuovere le “opportune intese” in modo di procedere al più presto anche alla votazione dei due componenti dei consigli di presidenza della Corte dei conti, della Giustizia amministrativa e della giustizia tributaria.
In mezzo a tutto questo fermento istituzionale ad essere fermi sono i dialoghi tra i leader che non si sono ancora incontrati. Di ferro, ancora, la posizione del Pd che – a detta di Ettore Rosato – “incontrerà soltanto chi riceverà l’incarico formale dal presidente della Repubblica”, rispondendo ai giornalisti in transatlantico che gli chiedevano se il Pd avrebbe incontrato Luigi Di Maio (M5s) e Matteo Salvini (Lega). Un Di Maio alle prese con la stesura del “contratto” di governo ma che non si illude e riconosce il ruolo che giocano le “dinamiche interne” alla coalizione di centrodestra e al Pd.
Per chiudere, si parla nuovamente di un potenziale “premier terzo”, (e ritorna il nome del presidente emerito della Consulta, Giovanni Maria Flick, ndr) che commenta così lo scenario attuale: “Sarei un buon premier come tanti altri. Di certo so che il termine ‘contratto’ in politica non mi piace”.