Dovrà riferire entro questo venerdì. Di Maio chiude ancora a Forza Italia: “Salvini decida”. Lega: “se cadono i veti Governo pronto dalla prossima settimana”. Domani nuovo giro di consultazioni
di LabParlamento
Il Presidente della Repubblica ha affidato questa mattina alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati un incarico esplorativo “mirato”. La Presidente del Senato dovrà riferire entro questo venerdì. “Spirito di servizio, incontri in tempi molto rapidi” dichiara alla stampa la Casellati.
“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la Presidente del Senato Casellati e le ha affidato il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di centrodestra e il Movimento 5 stelle e di un’indicazione condivisa per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio” ha dichiarato il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.
Dopo il Quirinale, la Presidente del Senato Casellati ha avuto un colloquio con il Presidente della Camera Roberto Fico a Montecitorio.
La Casellati ha quindi iniziato oggi pomeriggio gli incontri con i partiti negli uffici di Palazzo Giustiniani per poi tornare entro venerdì dal Presidente della Repubblica per riferire l’esito dei colloqui. Gli incontri, come anticipato da Berlusconi e Giorgetti, proseguiranno anche nella giornata di domani.
Alle 16.30 ha ricevuto il Movimento 5 Stelle. Di Maio davanti alla stampa ha lanciato un ultimatum a Salvini: “Non c’è più tempo. Salvini deve decidere cosa fare. Gli do tempo entro la fine di questa settimana” (…) Un Governo del cambiamento poteva già partire” (…) “Siamo le uniche due forze che non si pongono veti”. Il leader 5 Stelle ha inoltre dichiarato: “Non capisco perché io non posso mettere il veto a Berlusconi ma Salvini lo può mettere al Partito Democratico”. Di Maio ha sottolineato che “queste consultazioni dimostreranno che l’idea di un centrodestra è fallita. Queste consultazioni sono l’occasione per prendere consapevolezza che le uniche forze chiamate in queste consultazioni in grado di dialogare e di fare un contratto sono M5S e Lega“. “A Salvini – ha aggiunto Di Maio – dico che tempo non ce ne è più: deve prendere una decisione entro questa settimana. Il Paese non può più aspettare”. “Ho letto una sua dichiarazione, dice che serve umiltà ma Salvini deve comprendere l’importanza del contratto di governo su modello tedesco che proponiamo: gli può dare l’occasione di fare le cose sempre promesse. Faccia una scelta ma il tempo è poco. Mi aspetto una risposta definitiva entro questa settimana”.
Un centrodestra che si presenta diviso questa volta, con Salvini che non partecipa alle consultazioni per un impegno a Catania (sarà invece presente al secondo round di domani, ndr).
Alle 17.30 è stato il turno della Lega che ha richiamato Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle a dimostrare “senso di responsabilità”, lo stesso dimostrato da Salvini che non ha posto la sua premiership come condizione per formare un Governo. La Lega, attraverso il capogruppo alla Camera Giorgetti ha chiesto a Di Maio, ancora una volta, di far venire meno il veto su Berlusconi. “Se i veti cadono, Governo pronto dalla prossima settimana” ha aggiunto Giorgetti.
“Io voglio che gli italiani e il loro voto vengano rispettati e quindi l’unico governo che può nascere e’ tra coloro che hanno vinto le elezioni centrodestra e cinque stelle” ha ribadito a Catania il leader della Lega, Matteo Salvini, chiarendo la sua “lealtà” nei confronti di Berlusconi. “O Di Maio e Berlusconi smettono di dirsi no a vicenda o gli italiani non si meritano di andare avanti un mese in questo modo“. Prima di partire, Salvini aveva nuovamente sottolineato il suo veto: “Noi siamo pronti a fare tutto, tranne che un governo con il Pd. Se Di Maio vuole fare la rivoluzione con il Pd, gli faccio i migliori auguri“.
Le consultazioni sono proseguite con Forza Italia, delegazione guidata da Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha dichiarato che “I veti sono venuti a noi dai Cinque Stelle. FI e il suo presidente non ha mai posto veti all’alleanza di centrodestra con i 5 Stelle e casomai ha insistito sul fatto che il centrodestra è la coalizione vincente“. Berlusconi ha ribadito che “Spetta a noi indicare il candidato Presidente del Consiglio. La Lega, avendo più voti, deve esprimere questo candidato”.
Tutti fermi sulle posizioni di partenza quindi, almeno per ora.
A concludere le consultazioni della giornata di oggi è Fratelli d’Italia, guidata da Giorgia Meloni.
La Casellati con quest’incarico esplorativo deve verificare se sussistano le condizioni per uscire dallo stallo politico. Il Presidente della Repubblica ha scelto dunque una figura istituzionale, la seconda carica dello Stato, per capire se dopo il confronto tra i partiti politici si riesca a dar vita ad una maggioranza che sostenga il nuovo Governo, con un confine definito all’interno della coalizione di centrodestra e del M5S.
Con ogni probabilità comunque, il nuovo Presidente del Consiglio del prossimo Governo sarà, salvo sorprese, un’altra persona.
Prima di oggi, nella storia della Repubblica italiana sono stati nove i mandati esplorativi conferiti dal Quirinale: sei a Presidenti del Senato (Merzagora, 1957; Spagnoli, 1974; Morlino, 1983; Fanfani, 1986; Spadolini, 1989; Marini, 2008) e tre a Presidenti della Camera (Leone, 1960; Pertini, 1968; Iotti, 1987). E’ la seconda volta dunque che una donna assume un mandato esplorativo, dopo quello di Nilde Iotti del 1987. A nessuno di essi venne però affidato l’incarico per formare un nuovo Governo.
Notizia in aggiornamento (ore 19.52)