Di Maio: “Pronti a sederci al tavolo”. Martina: “Importanti passi in avanti ma restano differenze”. Mattarella attenderà il confronto interno ai partiti
di LabParlamento
Si è concluso con esito positivo il mandato esplorativo del Presidente della Camera Roberto Fico con le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.
Fico ha riferito poco fa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’esito dei colloqui condotti nelle passate 48 ore: “Il Mandato esplorativo ha avuto un esito positivo che si conclude oggi. Il dialogo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico è avviato. Attenderemo la Direzione del Partito Democratico” convocata per il prossimo 3 maggio. Fico ha sottolineato come ad oggi sia “Importante, ragionevole e responsabile rimanere sui programmi”.
Il Presidente della Repubblica registra dunque l’esito positivo del mandato esplorativo del Presidente della Camera che oggi si è concluso, in attesa del confronto interno ai partiti (Mattarella non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa).
Sul fattore tempo giocano tutti i partiti: il Pd in attesa di contarsi in direzione, M5S sperando di arrivare all’accordo. Ma anche Salvini che guarda alle regionali in Friuli per una nuova prova di forza della Lega (che potrebbe consentirgli di riaprire il dialogo con il Movimento 5 Stelle) e lo stesso Berlusconi che, dopo il Molise, è ancora più convinto di puntare solo sulla coalizione di centrodestra, cercando i voti mancanti in Parlamento. Rompendo con i Cinque Stelle.
Qualora non si riuscisse quindi a trovare una quadra per un Governo politico ad oggi è altamente probabile un ritorno alle urne, anche perché per il momento altre strade sarebbero difficilmente percorribili (sia il Movimento 5 Stelle che la Lega hanno escluso la possibilità di un governo del Presidente che traghetti il Parlamento fino alle europee di maggio 2019).
Pd: “Importanti passi in avanti” compiuti dal Movimento 5 Stelle. Restano differenze tra le forze politiche. Decideranno in Direzione il 3 maggio
Maurizio Martina questa mattina ha riconosciuto “importanti passi in avanti” compiuti dal Movimento 5 Stelle pur sottolineando come restino differenze tra le due forze politiche.
“Riconosciamo e registriamo passi in avanti importanti, che vogliamo riconoscere, in particolare rispetto ad alcune richieste fondamentali che avevamo avanzato già al primo giro di consultazioni, chiudere la fase di confronto che il M55 aveva con il centrodestra e sul quale sono arrivate parole definitive, molto importanti, che vogliamo riconoscere come fatto politico”. Martina ha però evidenziato: “Non nascondiamo le difficoltà e le differenze che animano questo confronto tra noi, è giusto dirlo per serietà verso il Paese. Siamo forze diverse, che hanno espresso ed esprimono anche punti di vista molto differenti ma questo non esclude la possibilità di riconoscere i passi in avanti”.
“Parole importanti e definitive” quelle dei 5 Stelle in merito alla chiusura alla Lega. “Se siamo arrivati qui è perché altri hanno fallito. Agiamo con spirito di servizio” ha dichiarato il segretario reggente del Partito Democratico.
Il Partito Democratico deciderà quindi in Direzione nazionale, il 3 maggio: “Abbiamo deciso di convocare la Direzione Pd il 3 maggio prossimo per decidere se e come accedere a questo confronto da comunità collettiva. Insieme discutiamo e poi insieme lavoriamo“.
Movimento 5 Stelle: “Pronti a sederci al tavolo”, sì a contratto di Governo al rialzo
Luigi Di Maio nel suo intervento al termine dell’incontro con Roberto Fico ha rivolto un appello diretto alla base del Movimento 5 Stelle e anche al Partito Democratico: “Capisco chi tra i nostri dice “mai col Pd” così come quelli del Pd che dicono “Mai con il M5s”. Cerchiamo di ragionare con nuove ottiche, per fare le cose”. Ha inoltre aggiunto: “Dobbiamo abbandonare il vocabolario della prima e della seconda Repubblica. Questa è la Terza Repubblica“. Di Maio ha prospettato due possibilità: “se torniamo al voto il Movimento 5 stelle esce rinforzato” ha dichiarato, “Oppure possiamo capitalizzare il 32% ora anche se non autonomo per governare il Paese”.
Di Maio spiega ancora: “Potevamo fare anche noi gli interessi di parte, potevamo fare come la Lega. Ma io non vedo l’ora di mettermi al lavoro” sui problemi dei giovani, degli anziani, delle famiglie e delle imprese, dichiara Di Maio. E sul fronte centrodestra, chiude ancora una volta a Silvio Berlusconi: “Bisogna mettere mano a questo continuo conflitto di interesse che c’è in Italia. Penso ad esempio al fatto che Berlusconi usando le sue tv continua a mandare velate minacce a Salvini” ha dichiarato Di Maio.
Il Movimento 5 Stelle chiede quindi al Partito Democratico di fare un passo avanti per il “Bene del Paese”, i 5 Stelle son “pronti a sedersi al tavolo” – dichiara Di Maio – con il Partito Democratico, evidenziando come l’intenzione sia quella di “Portare a casa un buon contratto di governo al rialzo, non al ribasso”.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha ribadito le profonde divergenze rispetto alle forze politiche con cui ha aperto il dialogo, sottolineando come “Stiamo iniziando a ragionare in un’ottica diversa” “le forze politiche fanno un passo indietro. Vogliamo mettere al centro le questioni non risolte da trentanni e provare a risolvere” parlando tra le altre cose di reddito e pensioni di cittadinanza.
Notizia in aggiornamento (17.12)