Di Maio “se dovesse fallire anche questo tentativo, pensiamo si debba tornare al voto”. Martina “valutare in direzione nuovo possibile percorso, con gruppi dirigenti”. Orfini: “convocherò il prima possibile”
di LabParlamento
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato ieri al Presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico per costituire il Governo.
Mattarella ha chiesto al Presidente della Camera di riferire l’esito dei colloqui con i gruppi parlamentari entro la giornata di giovedì 26 aprile. Si tratta per la seconda volta di un mandato esplorativo circoscritto, sia temporalmente che a livello di forze politiche, dopo il tentativo della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Fico davanti alla stampa ha dichiarato: “Ringrazio il Presidente della Repubblica Mattarella per avermi affidato un mandato esplorativo che ricerca la possibilità di verificare l’esistenza di una maggioranza fra Movimento 5 Stelle e Pd al fine di costituire un Governo. Mi metterò a lavoro subito. Dobbiamo partire dai temi, dal programma per l’interesse del Paese“.
Un’importanza, quella dei temi, sottolineata anche dal capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, al termine dell’incontro con Fico quando invita il Partito Democratico a sedersi al tavolo delle trattative: “noi ci siamo sui temi per firmare un accordo di governo di cambiamento di questo paese, senza rinunciare ai nostri valori”. Inoltre, consapevole che per il Partito Democratico si tratterà di una decisione difficile, ha sottolineato che l’incontro non dovrà avvenire “subito”, ma in tempi ragionevolmente brevi, per capire se ci sono le condizioni per “firmare il contratto. Ci facciano sapere quando sono disponibili”. Se il Pd dovrà infatti passare per l’Assemblea nazionale, Di Maio dovrà far votare dagli utenti della piattaforma Rousseau un ipotetico contratto di governo.
Dopo aver dichiarato che l’“ipotesi di un governo di centrodestra è definitivamente tramontata con il fallimento del mandato esplorativo alla Presidente del Senato Alberti Casellati”, Di Maio ha rimarcato come “con 338 parlamentari il MoVimento 5 Stelle non può stare all’opposizione” (gli iscritti ai gruppi parlamentari di M5S sono 331, ndr).
Al termine del precedente colloquio, quello con il Pd, il Segretario Reggente Maurizio Martina aveva dichiarato: “abbiamo detto al Presidente Fico innanzitutto che dopo 50 giorni di questa situazione che abbiamo tutti osservato e vissuto, di un’incapacità di arrivare ad una proposta di Governo praticabile da parte delle forze che hanno prevalso il 4 di marzo, noi siamo ovviamente disponibili a valutare il fatto nuovo – se verrà confermato anche in queste ore – pronunciato sostanzialmente, dal Movimento 5 Stelle poche ore fa, e cioè la fine di qualsiasi tentativo di un accordo tra M5S Lega e centrodestra” e ha poi aggiunto che in un’ottica di responsabilità, “Nonostante le differenze programmatiche e di ideali (che li separano dal Movimento, ndr) siamo disponibili al confronto per delineare un percorso nuovo che ci coinvolga, a partire dai nostri gruppi dirigenti”. Bisognerà vedere quanto sarà compatta la direzione nazionale dei dem a riguardo e se M5S chiuderà davvero la porta a Salvini, come dichiarato da Di Maio pochi minuti fa “La Lega ha deciso di condannarsi all’irrilevanza anziché andare al governo per gli italiani. Un governo del centrodestra non è più un’ipotesi percorribile. Per me qualsiasi discorso con la Lega si chiude qui”.
A quanto si apprende, Mattarella durante il colloquio con Fico avrebbe enfatizzato che “A distanza di quasi due mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo va sottolineato il dovere di dare al più presto un Governo all’Italia”.
Notizia in aggiornamento (ore 19.01)