Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato l’8 luglio una dichiarazione che illustra la nuova strategia di politica monetaria appena approvata. Tale strategia stabilisce che il miglior modo per mantenere la stabilità dei prezzi sia quello di perseguire un obiettivo di inflazione del 2% nel medio termine.
La scelta è stata determinata da uno scenario in cui l’economia opera in prossimità del limite inferiore dei tassi di interesse nominali, pertanto è necessaria un’azione di politica monetaria particolarmente incisiva o persistente per evitare che le deviazioni negative dall’obiettivo di inflazione si radichino. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo. Per tale motivo si parla di “obiettivo simmetrico” nel senso che entrambi gli scostamenti, sia negativi che positivi, sono ritenuti inopportuni.
Il Consiglio direttivo ha confermato altresì che l’insieme dei tassi di interesse della BCE continua a essere il principale strumento di politica monetaria. Le indicazioni prospettiche sui tassi (forward guidance), gli acquisti di attività e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, che negli ultimi dieci anni hanno contribuito ad attenuare i vincoli generati dal limite inferiore per i tassi di interesse nominali, rimangono parte integrante dello strumentario della BCE, da utilizzare ove opportuno.
“Sono lieta di annunciare che il Consiglio direttivo ha approvato ieri la nuova strategia di politica monetaria della BCE. Pur avendo come punto fermo il mandato primario di stabilità dei prezzi della BCE” ha dichiarato Christine Lagarde, Presidente della BCE. “La nuova strategia rappresenta una base solida che ci guiderà nella conduzione della politica monetaria negli anni a venire,” ha proseguito Christine Lagarde.
Il Consiglio direttivo ha confermato che l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) resta la misura più adeguata per la valutazione della stabilità dei prezzi. Tuttavia, riconosce che l’inclusione nello IAPC dei costi relativi alle abitazioni occupate dai proprietari rappresenterebbe meglio l’inflazione rilevante per le famiglie e che tale processo di inclusione è un progetto pluriennale. Infine il Consiglio direttivo riconosce che il cambiamento climatico ha profonde implicazioni per la stabilità dei prezzi e, pertanto, si è impegnato a realizzare un ambizioso piano di azione connesso al clima.