Il 20 settembre oltre 100 soggetti dell’intera filiera della plastica hanno sottoscritto il documento diretto a promuovere azioni volontarie per il miglioramento del riciclo nel settore. Obiettivo: entro il 2025 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata
La nuova Commissione europea alla prova delle audizioni parlamentari
Giovedì 19 settembre la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo – composta dal presidente del PE e dai leader dei gruppi politici – ha deciso il calendario delle audizioni dei Commissari designati: dal 30 settembre all’8 ottobre.
Riportiamo di seguito il calendario delle audizioni previste per i Commissari designati per le materia riguardanti i settori energia e ambiente:
- Il Vicepresidente esecutivo Frans Timmermans (Paesi Bassi) che coordinerà le attività per il Green Deal europeo sarà ascoltato dalla commissione ambiente (ENVI) martedì 8 ottobre dalle 18:30 alle 21:30;
- Kadri Simson (Estonia) responsabile del portafoglio Energia sarà ascoltata dalla commissione energia (ITRE) giovedì 3 ottobre dalle 9 alle 12;
- Virginijus Sinkevičius (Lituania), responsabile del portafoglio Ambiente e Oceani sarà ascoltato dalle commissioni ambiente (ENVI) e pesca (PECH) giovedì 3 ottobre dalle 14:30 alle 17:30;
- Rovana Plumb (Romania) incaricata del portafoglio Trasporti sarà ascoltata dalla commissione trasporti (TRAN) mercoledì 2 ottobre dalle 9 alle 12.
Il calendario completo delle audizioni si trova a questo link.
Una volta terminate le audizioni, martedì 15 ottobre la Conferenza dei presidenti di commissione valuterà il risultato di tutte le audizioni e trasmetterà le sue conclusioni alla Conferenza dei presidenti del PE a cui spetterà la valutazione finale e la decisione di chiudere o meno le audizioni nella riunione di giovedì 17 ottobre.
L’intera Commissione europea sarà votata dal Parlamento mercoledì 23 ottobre. Per essere confermata dovrà ottenere la maggioranza semplice dei voti
New York: summit delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e l’azione per il clima
Da sabato 21 a giovedì 26 settembre si tiene a New York il summit delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e l’azione per il clima. Il Parlamento europeo sarà rappresentato da una delegazione guidata da Mairead McGuinness (PPE) e Tomas Tobé (PPE) che avranno la funzione di portavoce della posizione del PE sugli obiettivi climatici.
Circular Plastic Alliance: oltre 100 firmatari per aumentare l’utilizzo di plastica riciclata
Venerdì 20 settembre oltre 100 soggetti che rappresentano l’intera filiera della plastica hanno firmato la dichiarazione per la Circular Plastics Alliance (lanciata dalla Commissione UE nel dicembre 2018) con l’obiettivo di promuovere azioni volontarie per il miglioramento del settore europeo della plastica riciclata.
La dichiarazione – firmata da PMI, grandi aziende, associazioni di imprese, organismi di normazione, istituti di ricerca e autorità locali e nazionali – stabilisce le modalità con cui l’alleanza raggiungerà entro il 2025 l’obiettivo di riutilizzare 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata all’anno per fabbricare nuovi prodotti. Inoltre, i firmatari chiedono la transizione verso l’eliminazione totale dei rifiuti di plastica e l’abbandono della messa in discarica.
La dichiarazione stabilisce azioni concrete per raggiungere l’obiettivo, tra cui:
- migliorare la progettazione dei prodotti di plastica per renderli più facilmente riciclabili;
- individuare sia il potenziale inutilizzato, al fine di aumentare la raccolta, la selezione e il riciclo dei rifiuti di plastica in tutta l’UE, sia le lacune relative agli investimenti;
- creare un programma di ricerca e sviluppo per la plastica circolare;
- istituire un sistema di monitoraggio trasparente e affidabile per tracciare i flussi di rifiuti di plastica nell’UE.
Nell’UE il potenziale di riciclo dei rifiuti di plastica è ancora ampiamente inutilizzato, in particolare rispetto ad altri materiali come carta, vetro o metalli. Degli oltre 27 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica raccolti ogni anno in Europa meno di un terzo è inviato agli impianti di riciclo. Di conseguenza nel 2016 in Europa sono stati venduti meno di 4 milioni di tonnellate di plastica riciclata, che rappresentano appena l’8% del mercato della plastica dell’UE. Confermando l’obiettivo dell’Unione di 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata venduta nell’UE entro il 2025, la Circular Plastic Alliance si impegna a contribuire a un aumento del mercato della plastica riciclata dell’UE di oltre il 150%.
Eni e Total siglano un ulteriore accordo per l’esplorazione e lo sfruttamento dei giacimenti di Cipro
Mercoledì 18 settembre Eni e Total hanno siglato un accordo per l’esplorazione e lo sfruttamento di gas e petrolio del blocco 7 situato nella Zona Economica Esclusiva (ZEE) dell’isola di Cipro su invito del Governo. Ciò significa che i due giganti dell’energia sono i principali attori nella ricerca energetica sull’isola in quanto possiedono licenze di esplorazione per sette dei 13 blocchi.
La decisione di aprire allo sfruttamento del blocco 7 segue la scoperta che il giacimento di gas presente nel blocco 6 (di cui Eni e Total detengono ciascuna il 50%) si estenda anche a quello successivo.
Come noto, la Turchia non riconosce Cipro come Stato e all’inizio del 2019 ha inviato due navi perforatrici all’interno della ZEE come intimidazione e conseguenza del fatto che vorrebbe mettere parola sullo sviluppo delle esplorazioni.
Dall’altro lato, Washington e Bruxelles hanno esortato la Turchia a ritirare le sue navi dalle acque cipriote. L’Unione Europea ha inoltre imposto alla Turchia sanzioni per il suo comportamento nei confronti di Cipro, Stato membro dell’UE.
L’alluminio risorsa utile alla decarbonizzazione dell’Europa, ma la Cina rischia di fermare la transizione
Grazie all’innovazione dei metodi di produzione e all’ingente quantità di investimenti da parte delle aziende europee, l’alluminio sta diventando un punto di riferimento per la decarbonizzazione dell’economia europea, attirando anche l’attenzione dei legislatori interessati allo sviluppo di nuove policy per il raggiungimento degli obiettivi climatici.
Nonostante gli sforzi messi in atto dal sistema europeo, la guerra commerciale tra Cina e Usa potrebbe rivelarsi un grande ostacolo che colpisce sia i produttori di alluminio europei che quelli cinesi.
Negli ultimi anni la Cina ha puntato molto sulla produzione di alluminio per soddisfare i bisogni del proprio boom edilizio arrivando a rappresentare il 57% della produzione mondiale. Tuttavia, a causa del mix energetico utilizzato, l’alluminio cinese è fino a tre volte più inquinante rispetto a quello europeo. Inoltre, i piani quinquennali di Pechino relativi all’effettiva necessità di alluminio del Paese si sono rivelati errati, provocando una sovrapproduzione di materiale che viene oggi esportato in Usa, Europa e nel resto del mondo.
Ciò che accade è che una grande quantità di alluminio ad alta intensità di CO2 e basso costo è ora disponibile sul mercato.
L’alluminio è un materiale che per essere prodotto necessità di una grande quantità di energia e lo sviluppo di tecnologie per ridurre le emissioni è molto costoso. Ecco perché l’alluminio cinese rischia di bloccare gli investimenti delle aziende europee su nuovi metodi di produzione più puliti. Se il mercato è globale e non tutti devono rispettare gli standard ambientali, qual è l’incentivo per investire nella sostenibilità delle aziende europee?
Per risolvere il problema, la neopresidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha proposto una tassa sulla CO2 alle frontiere. I legislatori stanno ragionando anche su altre proposte e la Commissione presenterà prima della fine dell’anno una relazione sulle importazioni cinesi dopo l’inizio della guerra commerciale con gli Usa.
E.ON acquisisce una parte di Innogy
Martedì 17 settembre la Commissione europea ha approvato l’acquisizione da parte di E.ON delle attività di distribuzione e di business solutions di Innogy controllata da RWE. Le due principali aziende tedesche sono impegnate in una ristrutturazione: E.ON si occuperà maggiormente di distribuzione e fornitura di energia, RWE della produzione.