Il Governo danese ha rilasciato l’ultima autorizzazione necessaria per la realizzazione del gasdotto. La Commissione Ue si prepara ad aggiornare la lista delle materie prime strategiche
L’UE si prepara ad aggiornare la lista delle materie prime strategiche
La Commissione europea sta valutando l’inserimento di cinque nuovi minerali nell’elenco di materie prime strategiche che dovrà essere aggiornato nella prima metà del 2020.
Unione europea, Stati Uniti e Giappone sono tra le potenze occidentali ad avere compilato elenchi dei minerali considerati strategici in risposta alla decisione cinese del 2010 di imporre tasse sulla vendita di terre rare all’estero.
Infatti, il primo elenco UE risale al 2011 e viene aggiornato ogni tre anni. Una fonte UE ha dichiarato alla testata Euractiv che la Commissione sta pensando all’inserimento di arsenico, cadmio, idrogeno, stronzio e zirconio. Il cadmio viene utilizzato per la produzione di batterie, l’idrogeno è cruciale per la decarbonizzazione dell’industria europea, lo zirconio è utilizzato nell’industria nucleare, lo stronzio ha applicazioni nei magneti e l’arsenico nei semiconduttori.
UE, USA e Giappone hanno in calendario per novembre incontri per discutere di risorse strategiche. L’obiettivo è quello di proteggere le proprie catene di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Cina.
Danimarca: via libera definitiva al Nord Stream 2
Mercoledì 30 ottobre il Governo danese ha approvato l’ultima autorizzazione necessaria al compimento del tanto dibattuto gasdotto Nord Stream 2. Nonostante le preoccupazioni di Stati Uniti e diversi Paesi membri dell’UE, il gasdotto si farà.
Secondo l’originario programma l’infrastruttura avrebbe dovuto essere operativa entro la fine del 2019, nel momento in cui l’accordo sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina, la principale rotta per le esportazioni verso l’Europa, sarebbe scaduto.
Per evitare che l’Ucraina perda i proventi derivanti dal transito del gas, l’UE sta facendo da mediatore nei dialoghi tra Russia e Ucraina che si sono impegnate a trovare un accordo entro il 31 dicembre. Inoltre, la Germania ha dichiarato che il Nord Stream 2 partirà solo se Gazprom continuerà a far transitare gas attraverso l’Ucraina.
Nord Stream 2 dovrà attendere un altro mese prima di considerare l’autorizzazione definitiva, in quanto secondo la legge danese le parti hanno la possibilità di presentare reclami fino a quattro settimane dopo la decisione.
Commissione UE: l’Italia registra il maggior numero di incendi boschivi
Giovedì 31 ottobre la Commissione UE ha pubblicato la relazione annuale sugli incendi boschivi in Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Secondo lo studio, nel 2018 la superficie di foreste e terreni distrutti dal fuoco nell’UE ammonta a quasi 178.000 ettari (ha). Si tratta di una quantità inferiore rispetto al 2017 ma i Paesi colpiti da incendi di grandi dimensioni sono stati più numerosi che mai.
Il sistema europeo di informazione sugli incendi forestali ha mappato il maggior numero di incendi di almeno 30 ettari in Italia (147 incendi, 14.649 ha bruciati), Spagna (104 incendi, 12.793 ha bruciati), Portogallo (86 incendi, 37.357 ha bruciati), Regno Unito (79 incendi, 18.032 ha bruciati) e Svezia (74 incendi, 21.605 ha bruciati).
Nel marzo 2019 l’UE ha potenziato il meccanismo di protezione civile e creato una prima flotta di aerei antincendio, che ha già utilizzato due volte in estate per estinguere incendi boschivi in Grecia e in Libano.
La Germania pensa ad una climate tax sui viaggi dei parlamentari
Venerdì 25 ottobre il Bundestag ha discusso per la prima volta gli elementi essenziali del pacchetto sul clima proposto dalla coalizione conservatori-socialisti (CDU/CSU e SPD) che dovrebbe entrare in vigore già nel 2020.
Tra gli argomenti discussi: tasse più alte sui biglietti aerei, indennità più elevate per i pendolari e una tassa compensativa sui viaggi dei parlamentari per combattere l’inquinamento climatico. Il contenuto del pacchetto sul clima andrà prendendo forma nel mese di novembre.