Ricoverato attualmente in terapia intensiva presso l’Ospedale di Grosseto, il popolare scrittore – ma prima ancora archeologo e divulgatore – pare essere stato vittima nella serata di ieri assieme alla scrittrice Antonella Prenner, anche lei grave, di una intossicazione di monossido di carbonio, almeno secondo i primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco intervenuti dopo l’allarme lanciato da una delle figlie di Manfredi. Al momento, dopo un trattamento di camera iperbarica, entrambe le vittime di quello che si configura sempre più come un disgraziato incidente, si trovano in prognosi riservata (la Prenner presso l’Umberto I di Roma).
Dopo decenni di attività, Manfredi è popolarissimo. I suoi romanzi storici, che toccano spesso – ma non solo – i grandi miti dell’antichità greca e romana, hanno fatto scuola, diffondendo a livello di massa episodi della classicità rimasti prima relegati all’attenzione degli studiosi. Qualche titolo per tutti: Lo scudo di Talos, Le paludi di Esperia, L’Ultima Legione (da cui è stato tratto anche un film) e le trilogie dedicate a grandi personaggi come Ulisse e Alessandro Magno. Commendatore della Repubblica dal 2003, Manfredi ha rinvigorito la sua popolarità anche grazie alla presenza televisiva su La 7, all’interno del programma Atlantide.
Amato dai lettori e meno dalla critica, che non gli ha mai riconosciuto la dovuta attenzione più per motivi di snobismo che di reale merito, lo scrittore modenese era tornato da poco in libreria con la narrazione a sfondo biblico di Quaranta Giorni, edita da Mondadori e dedicata ai fatti intorno alla resurrezione di Cristo. Manfredi e la Prenner si trovavano insieme dopo aver partecipato a un evento culturale in provincia di Roma, tra cui proprio un firmacopie del romanzo.
Mentre, come i suoi eroi, combatte la sua battaglia più dura, e la Procura di Roma avvia formalmente le indagini per accertare l’origine dell’incidente (si ipotizza una fuga di gas da locali vicini alla casa dell’autore, che gli avrebbe causato un malore già nella giornata precedente) , non possiamo che augurare di cuore a Manfredi di superare la dolorosa prova che si è ritrovato ad affrontare.