E 4,5 m.di di euro per ridurre le perdite di rete. Galletti: alleanza tra imprese del settore. Convegno internazionale a Roma
di LabParlamento
Sulla lotta al cambiamento climatico, “c’è una espressione usata da papa Francesco, globalizzazione della responsabilità. Condividiamo tale responsabilità se vogliamo affrontare problemi di queste dimensioni. Questa responsabilità comune si traduce innanzitutto nella difesa e nell’attuazione degli Accordi di Parigi sul clima”. Così il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel corso del convegno al Campidoglio a Roma “I grandi fiumi del mondo si incontrano”, organizzato dal Ministero dell’Ambiente fino a mercoledì prossimo.
“Sappiamo che sono degli accordi la cui conclusione non è di per sé risolutiva – ha aggiunto -. Ma dobbiamo essere consapevoli che questi accordi sono importantissimi, non bisogna certamente fare passi indietro da lì. Ci auguriamo che i nostri amici americani tornino sulle loro decisioni. Ma sappiamo anche che non è sufficiente aver preso quelle decisioni. Gli Accordi di Parigi necessitano di una continua attività di attuazione, per consentire in particolare ai paesi meno sviluppati di fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico, con l’impegno anche finanziario dell’insieme della comunità internazionale. Questo impegno deve verificarsi e confermarsi anno dopo anno”.
Nello specifico, Gentiloni ha ricordato che “il Governo ha stanziato 4 miliardi e mezzo per la riduzione delle perdite dalla rete idrica. Nella legge di bilancio inoltre c’è un piano contro la siccità, per valorizzare l’accumulo in 2000 bacini di piccole e medie dimensioni”. “Tuttora la scarsità d’acqua è una delle grandi questioni ambientali globali. Tuttora 800 milioni di persone non hanno nel mondo accesso all’acqua potabile”, ha concluso il premier.
La Carta di Roma, il documento con le conclusioni del summit in corso in Campidoglio su acqua e clima (che sarà siglata alla fine della tre giorni di lavori) sarà “uno dei punti fondamentali della discussione” ‘climatica’ a Bonn alla Cop23, il vertice mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha detto dal canto suo, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a margine dei lavori, facendo presente che “gran parte dell’accordo di Parigi è dedicato alla risorsa idrica, e quindi la gestione di fiumi e laghi a questo fine è determinante”.
Sempre mercoledì prossimo, ha poi annunciato Galletti – presenteremo l’alleanza delle imprese italiane che lavorano nel settore idrico impegnate non solo a fare business, ma a inserire nella gestione dei propri piani industriali buone pratiche e soprattutto fare una politica comune, aiutando così anche il ministero dell’Ambiente, il governo e gli enti locali”.
Papa Francesco ha inviato un messaggio letto dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in apertura del convegno. Per salvaguardare la risorsa acqua e combattere il riscaldamento globale, c’è “bisogno di un approccio sempre più integrato, in vista della promozione dello sviluppo e la diffusione di una cultura della cura”, ha detto il Papa, “confidando che la minaccia posta dal cambiamento climatico possa trovare risposte tempestive ed efficaci”.