Spazzini casalinghi sempre più sofisticati, con videocamere avanzate e dotati di intelligenza artificiale. La nuova generazione di robot domestici per la pulizia dei pavimenti è sempre più performante, grazie ad un nutrito equipaggiamento tecnologico che consente loro di pulire a fondo e con efficacia. Ma non è tutto pavimento quello che luccica.
Alcuni di questi robot automatici, ad esempio, sono stati recentemente dotati di una fotocamera e di sensori iper tecnologici in grado di identificare ed evitare gli escrementi di animali domestici sparsi sui pavimenti. Invece di spalmarli ovunque al suo passaggio, questi dispositivi sono in grado di evitare con maestria feci e sterchi, scattando anche una foto inviandola direttamente sullo smartphone del padrone di casa.
Tali apparecchi, dal costo non indifferente, basano le loro capacità su software potenziati dall’intelligenza artificiale,insieme ad un sistema di telecamere utili a identificare qualsiasi oggetto presente sul pavimento. Tutto bello quindi? Per nulla.
L’accesso a queste straordinarie funzionalità richiede però la necessità di condividere dati e informazioni personali di tutta la famiglia. Per aggirare (e non spalmare) gli escrementi presenti sui pavimenti, infatti, il robot deve effettuare un’accurata mappatura del contenuto domestico, della disposizione dei mobili, finestre, punti di accesso e, in generale, quanto contenuto in casa. Ma non solo. Per non intralciare i padroni di casa e agevolare nel contempo l’opera di pulizia, alcuni apparecchi si attivano automaticamente quando nessuno si trova in casa, avendo prima registrato gli orari di ingresso e di uscita di ogni abitante della casa.
“Le persone sono abituate a pensare se Alexa sta ascoltando le loro conversazioni, senza rendersi conto che l’esistenza di una telecamera sul loro aspirapolvere potrebbe presentare gli stessi tipi di preoccupazioni“, ha detto al Washington Post Tom Williams, docente di informatica e direttore del Mines Interactive Robotics Research Lab lì.
Case sempre più connesse e intelligenti, iperfunzionali e futuristiche: ma a quale prezzo?
Il costo da corrispondere per vivere nel XXI secolo è sempre e solo la cessione di un pezzo di sè, complice anche la nostra pigrizia nel leggere le informative privacy dei prodotti che ci mettiamo in casa. È ancora presto per dire se ce ne pentiremo in futuro, ma intanto facciamo incetta di oggetti capaci – almeno potenzialmente – di spiarci. Nel frattempo, però, anziché pagare una colf ci affidiamo ad un robot-aspiratore, credendo che la sua prestazione sia gratuita, quando invece la stiamo retribuendo con un po’ di informazioni personali. E delle evacuazioni del nostro gatto.