Martedì la fiducia. I primi impegni dei 100 giorni di Governo
Di Simona Corcos
Dopo 88 giorni di trattative è nato il “Governo del Cambiamento” M5S – Lega, a guida Giuseppe Conte, che oggi ha giurato, insieme alla sua squadra, nelle mani del Capo dello Stato.
A seguire la cerimonia della campanella, ovvero il passaggio di consegne con il premier uscente Paolo Gentiloni. La prossima settimana il voto di fiducia in Parlamento, con appello nominale: Conte si presenterà prima in Senato, martedì 5 giugno, e poi alla Camera, mercoledì 6 giugno. Step successivo sarà la formazione delle Commissioni permanenti di Camera e Senato, e la decadenza delle Commissioni Speciali. Nei prossimi Consigli dei Ministri la nomina di sottosegretari e viceministri.
Il premier, dopo aver presentato la lista dei ministri aveva dichiarato: “Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di Governo, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani”.
Sul fronte degli equilibri parlamentari, il Governo giallo – blu verrà votato da Movimento 5 Stelle e Lega. Fratelli d’Italia si asterrà dalla votazione durante la fiducia in Parlamento. Giorgia Meloni ha infatti dichiarato: “Noi manteniamo le nostre perplessità sul Governo ma vogliamo aiutarlo a nascere. E’ sempre meglio di un Governo tecnico o del voto il 29 luglio”. Sempre sul fronte del centrodestra, si segnala che Forza Italia voterà contro il Governo giallo – blu, valutando però di volta in volta se sostenere provvedimenti proposti durante la campagna elettorale dalla coalizione.
Una volta ottenuta la fiducia in Parlamento, il nuovo esecutivo Lega-M5S si dedicherà a preparare i primi provvedimenti per i tradizionali 100 giorni di inizio legislatura, quella che molti chiamano “luna di miele” governativa. Una parentesi di sostanziale buona disponibilità da parte dell’opinione pubblica per farsi una prima idea delle intenzioni del neo premier e della sua squadra, condita da benevolenza e attenzione.
Tra i primi interventi di cui si parla, la Lega vorrebbe cominciare a mettere mano subito alle prime modifiche della Legge Fornero, poi al capitolo autonomia delle Regioni e, naturalmente, al dossier sicurezza (legittima difesa e immigrazione). Si dovrebbe cominciare anche a ragionare di fisco, con i tempi della riduzione delle tasse.
I Cinque Stelle, invece, premono per cominciare subito a parlare di reddito di cittadinanza se non altro con la riforma dei centri di impiego che richiederà non poco tempo e investimenti. Ma attenzione anche alle prime azioni di Luigi Di Maio allo Sviluppo Economico e al Lavoro, specie nel settore degli interventi per le piccole e medie imprese.
Naturalmente nei primi 100 giorni, il Governo non potrà non dedicarsi all’economia con la rimessa a punto del Def lasciato sostanzialmente “asettico” dal Governo Gentiloni. La nota di aggiornamento va presentata entro il 27 settembre ed è la base di riferimento per tutta la manovra economica autunnale, a cominciare dalla Legge di Bilancio e dall’eventuale primo aggiustamento dei conti richiesto nei giorni scorsi dalla Ue. Ma qui ci inoltriamo in un terreno inesplorato visto che molto dipenderà dalla scelta del ministro dell’Economia e dal rapporto più o meno collaborativo che si instaurerà tra il nuovo Governo e Bruxelles.
Per accennare poi ai primi impegni internazionali di Conte, basti dire per ora che il premier farà il suo esordio il 7 e 8 giugno in Canada per il vertice del G7 con all’odg i cambiamenti climatici e l’innovazione tecnologica.
Poi a fine dello stesso mese, 28 e 29, il Consiglio Europeo che si occuperà di temi decisivi come la riforma dell’Eurozona, l’immigrazione, sicurezza e difesa, crescita e occupazione con il corollario non da poco dell’iniziale confronto sul bilancio Ue.