Dare voce a chi non ha voce, raccontare le povertà nascoste dietro le sbarre, portare alla luce le storie di chi vive ai margini della società. Su questa traccia, ispirata al cammino degli invisibili indicato da Papa Francesco, nasce il progetto “I Volti della Povertà in Carcere”, un’iniziativa che attraverso immagini e testimonianze offre uno sguardo profondo sulla realtà dei detenuti e sulle difficoltà spesso dimenticate che segnano le loro vite.
L’idea prende spunto dalla scelta di Papa Francesco di aprire una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, gesto che ha ispirato l’iniziativa promossa dalla Società San Vincenzo de’ Paoli con il patrocinio del Giubileo. La mostra fotografica si inserisce in un progetto più ampio di sensibilizzazione sulla condizione carceraria, a partire dal volume “I Volti della Povertà in Carcere”, con testi di Rossana Ruggiero e fotografie di Matteo Pernaselci, accompagnato dalla prefazione del cardinale Matteo Zuppi. Il libro è frutto di un anno di raccolta di materiale fotografico e interviste, con l’obiettivo di mettere in luce l’umanità emersa dai racconti di detenuti e operatori e la speranza che si può costruire nonostante le sbarre.
La mostra fotografica, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, sarà allestita dal 5 al 13 febbraio 2025 presso la Galleria La Pigna nel Palazzo Maffei Marescotti (via della Pigna, 13/A, Roma). L’inaugurazione si terrà il 5 febbraio alle ore 18.00, con la partecipazione degli autori e di S.E.R. Mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma e delegato per la pastorale carceraria, del fotoreporter Luca Catalano Gonzaga, fondatore dell’associazione Witness Image, e della giornalista Rai Daniela De Robert, vicepresidente dell’Associazione Volontari in Carcere.
La mostra è solo una delle tappe di un percorso più ampio che proseguirà durante l’Anno Giubilare con incontri di sensibilizzazione sulla condizione carceraria e il tema della speranza in dieci istituti penitenziari italiani, da San Vittore alla Casa Circondariale di Cagliari. A partire dal 27 febbraio 2025, i detenuti individuati dalle direzioni carcerarie, con il supporto degli educatori, potranno leggere o recitare alcuni passi tratti dalle storie del volume, scegliendo quelli più affini alla loro esperienza personale o prendendo spunto per raccontare la propria. Gli incontri vedranno la partecipazione di alcuni personaggi dello spettacolo, che contribuiranno con un messaggio di speranza.
L’iniziativa ha visto la collaborazione della Casa Circondariale F. Di Cataldo – Carcere di San Vittore di Milano, della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano, de L’Osservatore Romano, de L’Osservatore di Strada e della Società San Vincenzo de Paoli – Consiglio Centrale di Roma, con il contributo di Giacinto Siciliano, Arnoldo Mosca Mondadori, Andrea Monda, Piero di Domenicantonio e Giuliano Crepaldi.
Un’occasione per riflettere sul significato della detenzione e sulla necessità di costruire percorsi di inclusione, senza dimenticare chi, pur pagando il proprio debito con la giustizia, resta ai margini della società.